Samuel: “L’Inter di Spalletti? Fa tanti punti e non è casuale. Mi rivedo in Skriniar e su Icardi vi dico che…”
Il difensore argentino ha parlato in esclusiva ai microfoni de La Gazzetta dello SportWalter Samuel ha giocato e vinto moltissimi derby della Madonnina e, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della stracittadina che si giocherà domenica sera a San Siro, soffermandosi su diversi temi. Ecco le sue parole:
CHI E’ FAVORITA? – “La classifica dice Milan, ma è un derby, per definizione non ci sono favoriti”.
DECISIVO? – “Decisivo no, ma fondamentale sì. Mentirei se dicessi che è una partita come le altre. La verità è che vale almeno un mese di campionato, in un senso o nell’altro“.
COME SI PREPARANO I DERBY? – “Per me era sempre una questione di atteggiamento. Non parlavo molto, lo sapete. Preferivo concentrazione, umiltà, sana cattiveria sportiva. Si può essere leader anche così”.
IL DERBY DEL CUORE – “Quello del 4-0, agosto 2009. Lì facemmo la prestazione perfetta. Indimenticabile. Contro c’era anche Ronaldinho“.
L’INTER DI SPALLETTI – “Se una squadra fa molti punti, di solito non è una casualità. La verità è che i risultati servono maledettamente perché danno tempo di lavorare sulla qualità del gioco con serenità“.
MILAN – “Leggo di un Montella già in discussione, è la solita fretta. Tutti volgioni le vittorie subite, ma quando si cambia tanto non è detto che le cose funzionino all’istante“.
ICARDI – “Se vuol essere un campione, deve imparare in fretta. Lo stesso discorso vale per Dybala. E’ vero, in questo periodo non è semplice essere un attaccante dell’Argentina, ma il calcio è questo, non aspetta, devi adattarti alle sue regole“.
PIU DURO UN DERBY O UN MATCH DI QUALIFICAZIONE SUDAMERICANO? “Scherza? Di gran lunga un “partido” del Conmebol. Anzitutto, a Milani i tifosi avversari vanno allo stadio insieme, gli episodi di violenza sono rari. E poi, ha idea di cosa significa giocare a 3000 metri di altitudine, come in Bolivia?”
ARGENTINA – “Gran brutta situazione, ma era nell’aria. Non puoi cambiare conduzione tecnica tre volte in poco più di un anno e sperare di cavartela col talento. Ho ancora fiducia, spero che vinceremo la partita in Ecuador, ma la nostra Seleccion non ha ancora una fisionomia definita e rischia grosso. Se ce la fa, però, poi sarà pericolosissima in Russia“.
SVEGLIO PER VEDERE L’ARGENTINA? – “Come ho fatto con il Perù, certo. Per l’Argentina questo e altro, si soffre volentieri“.
SI ASPETTAVA QUESTA CRESCITA DI GOMEZ? “Sinceramente sì. avevo capito che giocatore sarebbe potuto diventare già negli anni in cui era a Catania. Il salto di qualità definitivo l’ha fatto adesso“.
DIFENSORI ARGENTINA -“Starei tranquillo soltanto se avessimo uno come Barzagli. Lui è il mio difensore ideale: concreto, attento, mai fuori posizione. Peccato che sia una bandiera della Juve e soprattutto che sia ormai arrivato ormai agli ultimi anni da calciatore“.
NUOVO SAMUEL A SAN SIRO? – “Nel Milan mi piace Musacchio, ma se devo scegliere qualcuno che mi somigli prendo Skriniar. Me ne avevano parlato benissimo alla Sampdoria, deve soltanto continuare la sua crescita senza farsi distrarre da nulla. Mi rivedo in lui, pochi fronzoli, molta sostanza“.
QUALITA’ DEGLI SVIZZERI – “Ho chiuso la carriera da calciatore al Basile, in quel periodo ho avuto modo di conoscere molti professionisti di questo movimento tra cui Tami. Quando il Lugano mi ha chiamato, ho pensato che sarebbe stata una bella opportunità. Ora stiamo soffrendo un pò, ma ci sta”.
NAZIONALE SVIZZERA – “E’ un calcio molto sottovalutato. Spero che vada al Mondiale, come l’Argentina. E come l’Italia… anche voi dovete ancora sudare“.
BECCALOSSI RICORDA LA DOPPIETTA NEL DERBY DELLA MADONNINA