E’ bastato che passasse un lockdown: li avevamo lasciati qualche giorno fa, e – prima ancora – a inizio marzo, quando l’Italia si stava chiudendo in se stessa per combattere dall’interno la piaga del coronavirus. Ora, però, i comitati contro la costruzione per il nuovo San Siro (o, meglio, il Comitato Coordinamento San Siro) è tornato alla carica contro il progetto dello stadio. Come sottolinea oggi Tuttosport, ieri una delegazione di attivisti ha organizzato un presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per protestare contro la rifunzionalizzazione dello stadio (ossia la trasformazione dell’impianto a nuova funzione, in questo caso trasformandolo in una zona commerciale) in favore di una semplice ristrutturazione.
Secondo i manifestanti, come scritto in alcune mail annuncianti la manifestazione, “il nuovo stadio è una scusa” per “svendere il quartiere a speculatori immobiliari”, e quindi l’intervento dovrebbe limitarsi a mirare a una ristrutturazione dell’impianto. Tra i manifestanti, da appuntare anche le presenze di esponenti del gruppo Milano in Comune Sinistra e Costituzione (presieduto da Basilio Rizzo) e quella del consigliere del Partito Democratico Carlo Monguzzi, presente benché al corrente del fatto che la giunta Sala abbia dato il via libera al progetto di rifunzionalizzazione dello stadio.
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