Ieri Simone Inzaghi si è ampiamente lamentato delle condizioni del prato di San Siro, mai disastrato come nelle ultime settimane. Il manto del Meazza, complici i rigori dell’inverno e le tantissime partite ravvicinate, è messo veramente male. Ciò, oltre a rallentare decisamente il gioco delle squadre tecniche, mette a repentaglio la salute dei calciatori, che si espongono molto di più al rischio di gravi infortuni.
Le parole del tecnico nerazzurro fortunatamente non sono cadute a vuoto e già da giorni l’Inter e il Milan si sono adoperate per cercare di mettere una pezza alle condizioni del campo. A confermare che qualcosa, sfruttando la sosta per le nazionali, verrà fatto, è stato Giovanni Castelli, agronomo della Lega Serie A ai microfoni di Stopandgoal: “Sapevamo già prima delle parole di Inzaghi che San Siro non è in condizioni ottimali. Da inizio stagione ad oggi sono state fatte 44 partite, da inizio gennaio alcune addirittura a sole 24 ore di distanza. San Siro ha un prato ibrido e fruttando la pausa ci sarà un intervento di rizollatura del terreno, sostituendo le parti naturali e ricucendo quelle sintetiche. L’unico dubbio è relativo alle condizioni climatiche dei prossimi giorni, ma dovrebbero essere favorevoli per lavorare”.
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