Sono bastati pochi giorni ad Alexis Sanchez per far scoppiare il primo caso della stagione in casa Inter. L’attaccante cileno è in cura per un problema che aveva già avuto in passato, riporta la Gazzetta dello Sport, l’anemia. Si tratta di una condizione per cui i valori di emoglobina sono al di sotto della norma, il sangue fa quindi fatica a trasportare l’ossigeno necessario al corpo. Motivo per cui la società nerazzurra aveva invitato il Leone a rimanere a Milano.
Sanchez è partito con il Cile, infastidendo l’ambiente nerazzurro. La dirigenza aveva a lungo parlato con l’attaccante e con lo staff medico e la federazione cilena, spiegando la situazione. Durante le visite mediche sostenute il 25 agosto, questo valore è risultato più basso del solito. L’Inter era già a conoscenza del problema ai tempi di Conte e il giocatore veniva sottoposto a una cura a base di integratori. La stessa cura che Sanchez aveva iniziato in questi giorni e che sotto consiglio del Coni gli aveva fatto saltare la gara contro la Fiorentina per completarla senza rischi. Oltre a ciò dovrà sostenere un’altra visita di idoneità a metà stagione, alla fine del girone d’andata.
Spiegato tutto ciò, Sanchez è partito ed ha raggiunto ugualmente la propria Nazionale. Allenamento regolare e disponibilità confermata dal c.t. per il match in programma nella notte tra martedì e mercoledì contro la Colombia. Difficile dunque non vederlo in campo. A logica sarà dunque a disposizione dalla panchina per il Derby di Milano. L’Inter a qualunque modo ripeterà gli esami sul giocatore appena tornerà in Italia. Preoccupa oltre a ciò la condizione fisica: Sanchez ha passato l’estate senza squadra ed è arrivato negli ultimi giorni di mercato, saltando così il ritiro nerazzurro. Inzaghi ha bisogno della sua quarta punta la più presto.
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