Perché l’Inter deve pensarci bene prima di cedere Sanchez
Il rendimento del cileno spiegato con i numeriE’ all’Inter da tre anni (due e mezzo), ha collezionato 84 presenze in tutte le competizioni (spesso da subentrato) ed è stato funestato dai guai fisici: in generale, la sensazione è che nella sua esperienza nerazzurra, se considerata complessivamente, Alexis Sanchez abbia inciso meno di quanto ci si attendesse e abbia lasciato un segno minore rispetto a quanto avrebbe potuto e dovuto lasciare. Ma, a ben vedere, i numeri dicono anche altro: parlano di un giocatore che non sarà un titolare ma che, bene o male, quando viene chiamato in causa è un rincalzo niente male e che non tradisce le attese. In tre anni non si è ancora capito se possa essere anche qualcosa di più: è sempre mancato il guizzo, la convincente titolarità in un big match o il periodo di grazia tale da metterlo sotto i riflettori e cambiare le gerarchie. Ma il Nino, per quest’Inter, è pur sempre un giocatore capace di fare la differenza. Lo dicono, appunto, i numeri.
E forse andrebbe tenuto conto proprio dei numeri, in sede di valutazione, prima di procedere a cessioni o a scambi come quello che dalla Spagna danno per probabile con Luuk de Jong, sul quale però ancora non paiono esserci i giusti riscontri sul fronte italiano. Per dire, nella stagione 2019-2020, Sanchez ha disputato 13 partite da titolare in tutte le competizioni, mettendo a segno 4 gol (contro Sampdoria, Brescia, SPAL e Genoa) e 8 assist (di cui due contro il Brescia, due col Torino, e poi contro Milan, Sassuolo, SPAL e Roma). Nel 2020-2021, in 16 presenze da titolare, ha segnato 6 gol (a Torino e Sassuolo più le doppiette con Parma e Sampdoria) e realizzato 5 assist (due col Benevento, uno col Torino e due tra andata e ritorno con la Fiorentina). Quest’anno, per concludere: 2 presenze da titolare, 1 gol (Cagliari) e 2 assist (Empoli e Cagliari). Totale: 31 presenze da titolare in tutte le competizioni, 11 gol, 15 assist.
E’ interessante notare che – pur essendo spesso utilizzato a partita in corso – quasi sempre Sanchez mette a segno assist e gol quando parte da titolare: nel 2019-2020 ha realizzato un solo assist da subentrato, nel 2020-2021 un gol e due assist e quest’anno un assist partendo dalla panchina. Insomma, quando viene chiamato in causa, Sanchez c’è: al di là delle cifre, lo sta dimostrando in particolare in questa stagione, dove pare voglia sfruttare ogni minuto che Simone Inzaghi voglia concedergli in campo per dimostrare al tecnico che si sbaglia, che il titolare là davanti vuole essere lui. Certo, il discorso economico c’è ed esiste: 10,5 milioni lordi per un giocatore impiegato perlopiù come riserva potrebbero essere oggetto di valutazioni nelle prossime settimane. Anzi, lo sono già. Ma privarsi a gennaio di una pedina importante come Alexis Sanchez, in piena corsa per lo Scudetto, potrebbe rivelarsi un errore da mangiarsi le mani.