Intervistato dal Corriere della Sera, il commissario tecnico del Portogallo, Fernando Santos, ha raccontato alcuni episodi della sua carriera nel mondo del calcio ed ha espresso anche la propria opinione sul centrocampista dell’Inter Joao Mario.
GLI INIZI – “Il calcio è entrato nella mia vita quando avevo 40 giorni: mi portarono, in culla, all’inaugurazione dello stadio Da Luz, l’1 dicembre 1954. Mi è sempre piaciuto giocare a pallone, ma non pensavo di diventare calciatore. Feci un provino per il Benfica e lo superai, ma mio padre era contrario: devi studiare, mi diceva. Il Benfica superò l’ostacolo dandomi una borsa di studio, così continuai a studiare e giocare. Non pensavo di diventare nemmeno allenatore, ma poi il caso decise altrimenti. Giocavo all’Estoril e lavoravo anche come direttore di uno degli hotel del presidente. Avevo 40 persone da gestire, praticamente una squadra. Consigliai al presidente il mio amico Antonio Fidalgo come allenatore e lui disse che accettava se gli facevo da secondo. Tutto è nato lì“.
JOAO MARIO – “Il vero Joao Mario? Scoprirete presto quante cose sa fare“.
COME CAMBIA L’INTER CON GAGLIARDINI
Tecnico e giocatori al lavoro ad Appiano Gentile
Il punto sulle probabili scelte di Inzaghi
La crescita del centrocampista nerazzurro
Le probabili scelte del tecnico nerazzurro