Sassuolo-Inter, le chiavi tattiche del match: sarà uno Shakhtar-bis?
Dove la può vincere l'InterSi avvicina quella che è l’ultima partita prima della seconda sosta Nazionali stagionale. L’Inter di Inzaghi scenderà in campo, al Mapei Stadium, domani alle ore 20.45 per affrontare il Sassuolo di Alessio Dionisi. I nerazzurri arrivano dal pareggio a reti bianche contro lo Shakhtar: gli ucraini, allenati dall’ex neroverde De Zerbi, hanno messo in difficoltà l’Inter. Ci sarà uno Shakhtar-bis? La squadra di Donetsk ha le somiglianze di questo nuovo Sassuolo? Partiamo con il dire che il modulo è lo stesso: il 4-2-3-1.
Dalla grafica, è evidente che ci sia il rischio che i nerazzurri soffrano sulle fasce con le sovrapposizioni di Muldur e Rogerio nelle rispettive zone di competenza. Con lo Shakhtar, infatti, abbiamo visto la squadra di Inzaghi – soprattutto nel secondo tempo – essere schiacciata e costretta a giocare di fatto con un 5-3-2, proprio per via della pressione sugli esterni. Non è ancora chiaro chi giocherà come terzino destro per Dionisi (Toljan spinge per un posto) ma La Gazzetta dello Sport pone in vantaggio il difensore turco Müldur.
Questo è il Sassuolo in fase di attacco. Tanta presenza sulla trequarti, con uno dei mediani (soprattutto Frattesi) che sale per dare sostegno in fase offensiva. Se notate – e questo è uno dei punti deboli della formazioni di Dionisi – Rogerio spinge molto sulla sinistra e i neroverdi, di fatto, difendono poi a tre. Questo espone il Sassuolo a subire pericolosissime ripartenze che per una squadra come l’Inter è un possibile vantaggio da sfruttare. I nerazzurri dovranno quindi essere bravi e letali in questo senso: alzare il pressing per cercare di recuperare subito palla.
Il Sassuolo è una squadra che, come sappiamo, predilige il possesso palla (Ferrari, Chiriches, Consigli e Maxime Lopez sono i giocatori che più volte toccano la palla nella formazione neroverde). Gioca ad altissima intensità, proprio come lo Shakhtar, ma è un fattore che gioca anche contro la squadra di Dionisi. Il Sassuolo, infatti, ha subito 4, dei 7 gol presi, negli ultimi 20 minuti della partita. Un dato che non può essere trascurato, nemmeno dall’Inter.
Ed è qui che entra in gioco il Tucu Correa. In settimana, nel match di Champions League, i nerazzurri hanno avuto due ghiotte occasioni negli ultimi minuti. Proprio perché l’intensità dello Shakhtar era calata, come succede al Sassuolo in campionato. L’Inter la può portare a casa, quindi, con i cambi: Correa può decidere l’incontro come fatto a Verona. Questo è il possibile fattore determinante della partita di domani.
Nei 60/70 minuti il Sassuolo potrebbe mettere in difficoltà i nerazzurri ma l’ultimo scorcio di partita (quello che secondo i dati in media, alla fine, decide i match) deve essere gestito al meglio dagli uomini di Inzaghi. Tra Correa, Sanchez, Dumfries e Vecino: l’Inter può raccogliere i 3 punti a Reggio Emilia grazie alla sua panchina.
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