Scariolo: “Io interista a Barcellona, nel 2010 stavo per prenderle! Scudetto? Non mi illudo, ma l’anno prossimo…”
Il coach della Nazionale spagnola è notoriamente tifoso nerazzurro: "Mercoledì uscirà un pareggio"Laureatosi campione del Mondo di basket con la Spagna, coach Sergio Scariolo ha rilasciato un’intervista a tinte nerazzurre per Sport Week. Scariolo infatti è notoriamente tifoso della Beneamata, che in vista della partita di Champions di mercoledì svela: “Sono state più volte al Camp Nou, compresa la famosa semifinale del 2010 quando l’Inter, pur perdendo 0-1, si qualificò alla finale di Champions poi vinta contro il Bayern. Ho ancora tutto in testa di quella notte: il gol finale di Piqué, quello annullato a Bojan, l’assedio alla porta di Julio Cesar, gli idranti contro Mourinho e i giocatori che festeggiavano e soprattutto gli insulti che mi sono beccato dai tifosi del Barcellona, i famosi culé. Stavo per prenderle quando mi hanno riconosciuto. I miei trascorsi madridisti, la mia fede interista e il ruolo di c.t. della Spagna, invisa ai separatisti catalani, mi giocavano contro ma, grazie a un paio di amici che mi hanno coperto, sono riuscito a lasciare indenne lo stadio. È stata quella l’unica volta che mi è capitato di respirare un’atmosfera negativa in un impianto sportivo spagnolo”.
In Nazionale ha molti giocatori che tifano per il Barcellona: “In effetti c’è un bel blocco che tifa Barça. Marc Gasol, per esempio, è un vero culé, ma non abbiamo ancora parlato della sfida. Ognuno rimane sulle proprie posizioni. Credo che la vedrò insieme a Marc in tv dal Quebec dove saremo nel mezzo della preparazione per la nuova stagione Nba (Gasol gioca nei Raptors, ndr)”.
MESSI – “È un fenomeno. Facendo un paragone con un asso Nba lo accosto a Kawhi Leonard (Mvp delle Finals vinte da Toronto, in estate passato ai Los Angeles Clippers, ndr) per il suo modo di essere silenzioso e defilato, lontano dai riflettori. Al contrario di Cristiano Ronaldo che somiglia a Le Bron James. Messi ha così tanta classe che può risolvere la partita con una giocata improvvisa. Ma il Barcellona non è solo lui: da Suarez in giù ci sono almeno 15 giocatori da prendere con le molle”.
L’INTER IN CHAMPIONS – “Ha un girone difficile che dopo il pareggio interno con lo Slavia è diventato ancora più complicato. Per qualificarsi dovrà recuperare i punti persi a San Siro vincendo a Praga. Il mio pronostico? Dal Camp Nou uscirà un pareggio: non è solo un auspicio, lo ritengo il risultato più probabile in questo momento della stagione. Messi è in recupero dall’infortunio, ma immagino e temo che giocherà al meglio. Confido che il triangolo difensivo davanti ad Handanovic riesca a schermarlo”.
LA STAGIONE – “Impostando una nuova filosofia con un nuovo allenatore come Antonio Conte e tanti nuovi giocatori, l’Inter quest’anno ha fatto un cambiamento radicale, ma ogni nuovo processo esige il suo tempo di assimilazione. Non è il caso di illudersi: il gap con la Juventus esiste ancora. Mi aspetto però che venga accorciato e che nelle coppe la squadra vada il più avanti possibile. Questa stagione deve servire a gettare le basi per dare l’anno prossimo la scalata decisiva al primato juventino”.
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