15 Febbraio 2019

Schianchi (GdS): “Il palcoscenico ora è di tutto di Lautaro: il Toro sbatte, lotta, tira e segna”

Il numero 10 nerazzurro in 4 giorni regala a Spalletti due vittorie importantissime: ora è lui il nuovo padrone dell'attacco

La sorte ha voluto che fosse proprio Lautaro Martinez a decidere l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Rapid Vienna: dopo il caos scoppiato attorno ad Icardi, è proprio il numero 10, il suo sostituto, a regalare una importantissima vittoria alla squadra di Luciano Spalletti.

Andrea Schianchi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, sulle colonne della Rosea ha analizzato l’importanza del Toro nell’economia della stagione nerazzurra: “Il Toro si carica sulle spalle l’Inter e la trascina oltre il buio dell’ultimo periodo. Sabato scorso, al Tardini contro il Parma, con i nerazzurri nel bel mezzo di una lunghissima astinenza da gol, ha regalato una perla che è valsa una vittoria. E ieri, in una partita resa delicata da una vigilia tanto intensa quanto surreale, si è procurato un calcio di rigore, lo ha trasformato con sicurezza e ha traghettato la squadra al di là delle polemiche”.

Date a Lautaro quello che è di Lautaro:Per un giorno, o forse soltanto per qualche ora, non si parlerà di Icardi, della fascia da capitano «revocata», del contratto da rinnovare (o non rinnovare), di Wanda Nara e dei post sui social network. Il palcoscenico, anche se per un breve arco di tempo, sarà tutto suo: di Lautaro Martinez detto il Toro, 21 anni, argentino, maglia numero 10 e un futuro da conquistare, se saprà evitare, con sapienti dribbling, le trappole che si frappongono tra l’essere un talento e il diventare un campione. Battere il Rapid Vienna, anche se in trasferta, non può essere considerata un’impresa per l’Inter: semmai rientra nell’ordinaria amministrazione. Tuttavia, poiché nel calcio non c’è nulla di scontato, è giusto festeggiare il successo e sottolineare che, date le premesse, la squadra nerazzurra ha dimostrato di avere in sè le forze per reagire. Il passaggio del turno, dopo questa vittoria esterna, sembra in discesa: tra una settimana, a San Siro, l’esame di verifica. Al Toro che là davanti si sbatte, lotta, tira e segna è presto per affidare i sogni di un popolo intero, ma in mancanza di altro, e con un Icardi che s’«inventa» pure il certificato di malattia, non si vedono alternative”.

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