Sconcerti: “Il Barcellona resta una grande squadra anche senza Messi. L’Inter, ora, è più forte della Juve”
Le parole del giornalista sul mercato e il futuro di Lionel MessiMario Sconcerti, noto giornalista, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio soffermandosi sul futuro di Lionel Messi e sul mercato dell’Inter. Ecco le sue parole:
MESSI – “Il calcio raccoglierà sempre emozioni, il punto per me è che fino a oggi si è chiesto troppo al calcio. Prima c’erano cartellino e diritto di svincolo, il tuo parere non contava nulla ed era la società che decideva se venderti. Oggi invece è praticamente l’opposto, conta il disinteresse dei giocatori e la moneta: questo non può esistere. Continuiamo a sentire un giocatore di proprietà di una squadra o di una città, ma non lo è. Alla fine sono uomini e ragazzi il cui unico interesse è diventare sempre più ricchi, quando lo capiremo apprezzeremo meglio il calcio. Nella storia di Messi ballano 700 milioni, e io sono contrario a fare sogni con i soldi degli altri: lui si è condannato a fare l’esoso e l’antipatico, ma più alza la voce e più costringe il Barcellona a dover pensare ad un accordo. Io sono per un calcio lontano dal dolce e dallo zuccheroso: devono vivere come meglio credono, non come voglio io“.
RICONCILIARSI CON IL BARCELLONA – “Il Barcellona è un grande club, con o senza Messi. Lo è sempre stato. Messi lo ha completato, portandolo a vincere dove aveva molta difficoltà a vincere, visto che se non erro prima di lui avevano vinto solo una Champions, nel ’94. La ricostruzione è fase dovuta a ogni società, soprattutto alle più grandi. Se hai avuto Messi per 15 anni in campo, può anche bastarti. Capisco ambire ad un altro paio d’anni, ma la rabbia può rimanere solo sui risvolti contrattuali. Il Barcellona è la squadra di Messi e lo sarà sempre, un po’ come il Napoli per Maradona“.
INTER-CONTE – “E’ molto chiaro che nella discussione di mercato abbia vinto Conte, e che questo debba essere fatto solo su strette indicazioni dell’allenatore. Si parla di Vidal e Kante: per questo tipo di giocatori è stata sacrificata una scelta giovane come Tonali. L’Inter sta costruendo un instant team per vincere, e si affida solo a giocatori che il tecnico conosce e che sono molto esperti. Credo che questo, di cavalcare l’onda, sia il destino delle grandi squadre. A un certo punto vincere diventa necessario, sennò non si riesce a tenere assieme il gruppo“.
JUVE-INTER – “C’è sempre stata la tendenza a dare la squadra ad un vecchio, grande ex giocatore. Non mi sembra una novità. Piuttosto è un mistero la Juve, che non credo si possa fermare a McKennie: sarà curioso vedere come si concluderà la campagna acquisti, perché ad oggi è più forte l’Inter“.
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