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Dallo scudetto agli Europei 2024: gli interisti ancora al potere

La stagione trionfale dell’Inter non è del tutto finita. Molti dei protagonisti della straordinaria cavalcata che ha condotto la Beneamata alla conquista dello scudetto della seconda stella, infatti, sono attualmente impegnati con le proprie nazionali. Gli Europei 2024 in Germania rappresentano un’altra occasione per mettersi in mostra e magari per provare a sollevare un altro trofeo, rendendo ancora più dolce l’annata.

L’Inter, in questo senso, detiene un primato a livello continentale, visto che è la squadra ad aver fornito più calciatori alle nazionali per gli Europei insieme al Manchester City. La società di Viale della Liberazione tocca infatti quota 13, che sarebbero stati 14 se Acerbi non avesse dato forfait causa operazione chirurgica. Con una manifestazione ancora tutta da scoprire, e sulla quale puoi avanzare il tuo pronostico su SPELTIPS.INC, una certezza c’è già: molti interisti ricoprono un ruolo da leader nelle rispettive nazionali.

Prendiamo il caso dell’Italia. La squadra di Luciano Spalletti riconosce ormai in Barella il perno della sua manovra a livello tecnico, ma il centrocampista sardo è capace di guidare i compagni anche con il suo temperamento. Non è un caso che, nei giorni antecedenti all’esordio contro l’Albania, ci fosse grande apprensione per il suo stato fisico: comprensibile, vista la prestazione formidabile sfoderata dal numero 23 nerazzurro, con tanto di gran gol da fuori area. Fra gli Azzurri, poi, brilla in difesa Bastoni e lo stesso Dimarco risulta fondamentale con il suo moto perpetuo sulla sinistra, oltre agli inserimenti letali di Frattesi, utilizzato da Spalletti come “assaltatore”, un po’ come Nainggolan ai tempi della Roma. A proposito della sfida contro l’Albania, poi, la squadra di Sylvinho a centrocampo si è affidata ad Asllani, un po’ timido contro l’Italia ma autore di una grande partita contro la Croazia.

Passando alle altre nazionali, Deschamps sembra aver deciso di affidarsi con decisione a Thuram in un reparto che comunque è guidato – com’è normale che sia – dal fenomeno Mbappé, e ci si aspetta che anche Pavard riesca a ritagliarsi uno spazio da titolare nelle prossime gare. Nella Turchia, poi, la leadership tecnica e caratteriale di Calhanoglu trova riconoscimento “ufficiale” tramite la fascia da capitano che il regista porta fieramente al braccio: la fiducia del ct Montella, che lo ha trovato – parole sue – “molto migliorato” rispetto ai tempi del Milan. La Svizzera, invece, è difesa in porta dall’eterno e affidabile Sommer, che nonostante i 35 anni di età rimane il titolare della squadra.

Una sorpresa, inoltre, arriva dall’Olanda. Se l’impiego dal primo minuto di Dumfries era piuttosto scontato, viste le ottime prestazioni che l’esterno destro colleziona sistematicamente con gli Oranje, non si può dire altrettanto per De Vrij. Dopo anni in panchina, il difensore è stato scelto da titolare vicino a Van Dijk nella gara d’esordio contro la Polonia. E a proposito di Polonia, serve citare infine un calciatore che interista ancora non è ufficialmente, ma che lo diventerà presto: Zielinski ha giocato un’ottima partita contro l’Olanda e ha voglia di prepararsi al meglio per l’Inter, dopo una stagione d’addio al Napoli rivelatasi molto difficile.

Martina Napolano

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