A garantire la svolta non solo la compattezza del gruppo, ma anche una rivoluzione tattica imposta da Antonio Conte. O forse sarebbe il caso di chiamarla rivoluzione-restaurazione, in termini gramsciani, perché con essa il tecnico ha stravolto l’Inter per tornare al passato. L’allenatore salentino ha infatti abbandonato il 3-4-1-2 con il trequartista, con il quale aveva provato a proporre un calcio più offensivo e spregiudicato, per ritrovare le sicurezze acquisite nel tempo con il più compatto 3-5-2.
A partire dalla sfida con il Sassuolo l’Inter ha imparato ad abbassare il suo baricentro quando necessario, a lasciar sfogare l’avversario, per poi sfruttare la qualità dei singoli con transizioni veloci dalla fase difensiva a quella offensiva. Il calcio nerazzurro è diventato più funzionale, garantendo alla squadra equilibri consolidati nel tempo ed una maggiore sicurezza difensiva, senza per questo intaccare l’efficiente produzione in zona gol. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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