Alla scoperta di Stefano Sensi: i primi passi da portiere, la svolta con il San Marino. Così ha stregato l’Inter e Conte
Ufficiale l'arrivo in prestito con diritto di riscatto del centrocampista classe 1995 dal SassuoloStefano Sensi è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter: il centrocampista classe 1995 arriva dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto su esplicita richiesta di Antonio Conte, con la dirigenza nerazzurra che è riuscita ad avere la meglio sulla forte concorrenza del Milan. Un arrivo di qualità per la mediana nerazzurra, con l’ex tecnico del Chelsea che potrà contare sulle doti del suo nuovo centrocampista in questa stagione che sta per iniziare.
GLI INIZI – La parabola di Sensi ha dell’incredibile. Tutto parte nel lontano 2013, quando il classe 1995 viene mandato in prestito dal Cesena al San Marino, per fare gavetta nel Campionato di Lega Pro. Fernando De Argila, tecnico della squadra, rimane impressionato in allenamento dalle qualità tecniche di quel ragazzino: decide così di puntare su di lui per l’intera stagione, nominandolo anche capitano scatenando diverse polemiche all’interno dello spogliatoio.
Le prestazioni però danno ragione al mister: Sensi colleziona ottime stagioni al San Marino e mostra una crescita costante. Nel 2015 torna a Cesena, club che lo aveva acquistato alcuni anni prima dal Rimini, fallito.
SVOLTA A SASSUOLO – Qui c’è mister Drago, gli basta qualche allenamento per capire che Sensi sarà una pedina fondamentale del suo undici titolare. Il tecnico rimane impressionato non solo dalla qualità del ragazzo, ma anche dalla sua ‘fame’ e dalla sua aggressività. 31 presenze in campionato, coronate da 3 reti: una super stagione che ha spinto il Sassuolo a sborsare 10 milioni di euro 12 mesi dopo.
E pensare che da bambino, nei Pulcini dell’Urbania, iniziò a giocare come portiere. Troppo piccolo però Sensi e non solo per l’età: Stefano era il più giovane di tutti, ma anche il più basso. Proprio a causa della sua statura, ha dovuto fare i conti con i soliti pregiudizi. Prima dello scatto decisivo dell’Inter, su Sensi si era mosso anche il Barcellona, la squadra per la quale faceva il tifo fin da piccolino, osservando il mito di sempre Xavi.
COLLOCAZIONE TATTICA – Con il suo arrivo e quello probabile di almeno un altro centrocampista oltre al giovane Agoumé (Barella?), si pone il dubbio per Conte di come disporre la mediana. La posizione più naturale per Sensi sarebbe infatti quella di play, ruolo però che ha reso Brozović quello che rappresenta oggi per l’Inter. Possibile che uno dei due si adatti a fare la mezz’ala, con l’ex Sassuolo indiziato principale.
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA – In più di una partita nel corso di questa stagione si è notata la “solitudine” di Brozović: soprattutto contro squadre di rango inferiore l’Inter ha fatto fatica a volte a rendere fluida la propria manovra. Sensi potrà essere fondamentale proprio in queste partite aggiungendo imprevedibilità alla circolazione della palla ed aiutando il croato nella gestione della sfera. Possibile invece che Conte decida di far a meno di lui quando potrebbero tornare più utili la corsa e la fisicità di Gagliardini e Vecino.
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