In 7 minuti la Sampdoria è sopra 2-0 contro il Sassuolo di Dionisi. Qualcosa è cambiato dalle parti di Genova, sponda blucerchiata. La squadra di Giampaolo gioca in verticale, ad altissimi ritmi e mette sotto una delle squadre più difficili da affrontare del campionato. Nello scenario idilliaco di Genova spicca Stefano Sensi. Giampaolo lo schiera trequartista puro, dietro alle due punte.
L’ex nerazzurro getta subito grande qualità in campo fin dal primo minuto: spalle alle porta, riceve spesso palloni dai compagni e in generale è uno dei più cercati (54 palloni giocati, solo Candreva ha fatto di più con 57).
Il primo gol ha anche il suo zampino, con Sensi che appoggia per Candreva che crossa e gol di Caputo.
Il 2-0 lo fa direttamente l’ex Sassuolo: tap-in e gol sulla respinta corta di Consigli. Il Ferraris esplode. (curiosità: ha sempre segnato nei suoi esordi in Serie A, sia con Sassuolo che con l’Inter e ora con la Samp). Nel primo tempo Sensi regala spettacolo con verticalizzazioni, finte di corpo e passaggi perfetti. Il meglio del suo repertorio, come in quest’azione.
Sensi controlla con mezzo esterno un pallone sporco e lo mette giù perfettamente.
Un paio di passi e palla in verticale con il contagiri per Caputo.
I pericoli della Sampdoria nascono, per gran parte delle volte, dai suoi piedi. É il giocatore con più occasioni da gol (4) e quello con più passaggi chiave (4) tra i padroni di casa. Catalizza, in modo del tutto positivo, il gioco dei doriani: considerando la difficoltà dei suoi passaggi, ha una buonissima percentuale di riuscita (84%) così come quelli effettuati in avanti (14 andati a buon fine in 90′). In mezzo al campo si muove alla grande (11.832 km percorsi, il terzo tra i 22 in campo).
La sensazione, dopo il suo esordio da paura, è che Sensi sia in un ambiente congeniale alle sue caratteristiche. Dai compagni alla posizione in cui gioca fino a mister Giampaolo che ha parlato così dell’ex nerazzurro al termine di Sampdoria-Sassuolo: “Mi è piaciuta molto la sua prova, vede il gioco prima degli altri. Non posso farlo giocare mezz’ala perché disperderebbe molte energie fisiche. Sa come e dove giocare”.
Ci sono tutti i presupposti, quindi, per 6 mesi rigeneranti da parte di Sensi. Lo spera l’Inter in primis, la Sampdoria e anche il C.T. Mancini in vista del Mondiale.
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