Serie A – Inter: i 3 punti cardine della svolta
Anche l'anno scorso fu partenza sprint salvo poi afflosciarsi nel girone di ritorno. Ma ci sono degli indizi che lasciano intendere che quest'anno possa essere diversoLe 3 vittorie di fila arrivate dopo la sosta delle Nazionali hanno decisamente rianimato il morale dei tifosi nerazzurri dopo le pessime prestazioni offerte contro Chievo e Hapoel Be’er Sheva. Ma c’è ancora chi, memore delle 5 vittorie consecutive arrivate l’anno scorso, non si fida di questa impennata d’entusiasmo e preferisce volare basso. La Gazzetta dello Sport analizza 3 punti che reputa determinati per scavare un fossato tra le prestazioni di quell’Inter e di questa plasmata da de Boer:
TASSO TECNICO – “E’ aumentato il tasso tecnico della rosa, soprattutto nel cuore del campo. Decisivi gli innesti di Banega e Joao Mario: il primo garantisce piedi raffinati ed esperienza, il secondo è un vero tuttofare, l’«8» vecchia maniera, tecnico e intelligente tatticamente. Il portoghese, in particolare, ha mente veloce, accompagnata da una grande pulizia nel passaggio, cosa che per esempio a Empoli ha letteralmente esaltato le caratteristiche di Icardi e di Candreva”.
FILOSOFIA – “De Boer chiede pressing altissimo, aggressività, intensità e zero paura dietro ad accettare l’uno contro uno. La squadra di de Boer tende per esempio a fare un fuorigioco molto alto (32,4 metri contro 25,1 dell’anno scorso), intercetta 19,67 palloni a partita (contro 12,6), fa 22 sponde a gara (9,2 un anno fa) e arriva molto più spesso a tirare in area di rigore (11,33 tiri contro 8)”.
FUTURO – “Fa ben sperare la solidità di Suning. Il mercato estivo è stato francamente esaltante, e Zhang ha già fatto capire di puntare al botto nelle prossime sessioni. L’Inter, in poche parole, è tornata in piena corsa sul fronte top player”.