Sono giorni di fermento. La ripresa della Serie A pare essere vicina, almeno come idea. La data non è ancora certa, ma le ipotesi rimangono sempre due. Il 13 o il 20 giugno le squadre potranno scendere nuovamente in campo. Il ministro Spadafora è all’opera, insieme alla Lega, per studiare al meglio la ripartenza. Le questioni ancora da limare, oltre al giorno prefissato per la ripartenza, riguardano gli orari delle partite e la questione dei diritti tv. Come scritto anche su Il Giornale, negli scorsi giorni era stata lanciata l’idea di una ripresa con alcune partite in programma alle 16:30. Idea abbastanza controversa e già bocciata, data la stagione e le relative temperature. È stata infatti già accolta la richiesta da parte dell’Associazione Calciatori di annullare l’idea della partita per quella determinata fascia oraria.
Già nella giornata di ieri aveva parlato Daniele Gastaldello, difensore del Brescia, definendo “scandaloso” il fatto di giocare alle 16:30 in estate. Oltre a lui è intervenuto anche Enrico Castellacci, presidente dei medici sportivi italiani ed ex medico sociale della Nazionale italiana, così ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “È difficile giocare a quell’ora perché in estate fa molto caldo. Mi ricordo il mondiale in Brasile, giocammo con un tasso di umidità del 90% all’una del pomeriggio. Sono climi difficili da sopportare. È un orario che avrei evitato puntando su altre fasce orarie”.
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