Vigilia di Shakhtar Donetsk–Inter, seconda partita della fase a gironi di Champions League. Sia i nerazzurri che gli ucraini corrono per ottenere i primi punti nel girone, e l’avversario di turno è la buona squadra allenata dal tecnico italiano De Zerbi. In vista della sfida di domani, quindi, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa ma prima si è concesso ai microfoni di Sky Sport:
“Contro lo Shakhtar è già decisiva? Decisiva no, ma sarà senz’altro una partita importante perché entrambe vogliamo muovere la classifica. Per noi sarà una gara impegnativa contro un avversario di valore. De Zerbi? “Lo stimo molto, è un allenatore preparato che riesce a trasmettere le sue idee alle sue squadre. Lo Shakhtar per alcuni aspetti è molto simile al Sassuolo. Dovremo stare molto attenti e fare una partita intensa, loro hanno ottime individualità e giocano molto bene a calcio”.
“Noi possiamo migliorare, ma abbiamo fatto le prime sei di campionato più la gara contro il Real Madrid nel migliore dei modi. Siamo il migliore attacco della Serie A, forse potremo concedere meno ma questo è il nostro modo di giocare. Sono molto soddisfatto dei ragazzi, vedo che vorrebbero di più. Ho visto delusione dopo il pareggio contro l’Atalanta nonostante fossimo in svantaggio e questo da allenatore fa molto piacere”.
“Correa e Vidal? Si sono allenati in gruppo e ci sono buone sensazioni, domani avremo un altro allenamento. Ho dei dubbi per la formazione, ma me li porterò fino a domani”.
Queste le sue parole in conferenza stampa:
21 anni fa lei segnò un gol allo Shakhtar nell’esordio degli ucraini in Champions League. Allora erano molto indietro nel ranking, cosa si può dire del percorso che hanno fatto?
“Ha fatto un grandissimo percorso, ricordo benissimo quella gara. Purtroppo per tutti noi è passato tanto tempo. Penso che lo Shakhtar abbia fatto un ottimo cammino: due anni fa è arrivato in semifinale di Europa League, è cresciuta molto. L’anno scorso hanno fatto un ottimo girone in Champions League. Sono ambiziosi e vorranno crearci dei problemi”.
La gara di domani è già decisiva?
“Non lo è ancora ma senz’altro è molto importante. Penso che lo Shakhtar sia un’ottima squadra. Molto ben allenata e che gioca bene a calcio, ha individualità importanti. Dovremo essere bravi a fare un’ottima partita sapendo che veniamo da una gara fatta molto bene contro l’Atalanta. La reazione della squadra mi è piaciuta molto perché l’avversario era di assoluto valore”.
Ha influito nella preparazione alla partita il fatto di conoscere De Zerbi?
“Dopo aver visto lo Shakhtar nelle ultime partite, nei preliminari di Champions e in Supercoppa, penso che De Zerbi stia provando a portare le sue idee. In due mesi e mezzo è stato molto bravo. Ha portato delle leggere modifiche considerando i giocatori che ha e che sono di assoluto valore”.
Cosa vuole vedere in più nella partita di domani?
“Avevo chiesto una squadra che reagisse e che giocasse bene a calcio. Credo si siano viste queste due cose nelle prime sei partite. In più bisognerà trovare equilibrio, attacchiamo con tanti uomini, sviluppiamo tantissimo calcio ma a volte dobbiamo cercare strade meno difficili perché sbagliando qualcosa tecnicamente si prendono contropiede molto pericolosi”.
C’è una linea in comune tra le partite di Verona, Firenze e Atalanta, quelle in cui siete stati più in difficoltà nell’uscire dalla costruzione dal basso?
“Sono d’accordo, abbiamo trovato qualche difficoltà. Siamo andati in svantaggio in tutte e tre ma sono molto contento della reazione della squadra. Nonostante qualche episodio non favorevole i ragazzi hanno sempre avuto ottime reazioni e sono sempre rimasti lucidi in tutte queste partite”.
Per avere più equilibrio domani dobbiamo aspettarci qualche cambiamento di formazione?
“Ma no, penso che abbiate capito che siamo una squadra offensiva a cui piace sviluppare in ampiezza, quindi quando siamo in determinate giornate in cui tecnicamente sbagliamo un po’ più del solito, contro avversari che hanno gamba, si può subire qualche ripartenza. Allo stesso tempo dobbiamo cercare di avere più equilibrio senza snaturare le nostre idee di gioco, creando occasioni come stiamo facendo”.
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