Shaqiri: «Mancini? Cambiava spesso idea, mi ha anche mandato da un guaritore»
Già dimenticato dalla stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri, Xherdan Shaqiri – attualmente in forza allo Stoke City – ha riparlato della sua esperienza milanese ai microfoni di Blick!, mostrando di non avere alcun rancore verso il Biscione né verso Mancini che, secondo lui, è colpevole solo di “cambiare”: «Non ho mai avuto problemi né con Guardiola né con […]Già dimenticato dalla stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri, Xherdan Shaqiri – attualmente in forza allo Stoke City – ha riparlato della sua esperienza milanese ai microfoni di Blick!, mostrando di non avere alcun rancore verso il Biscione né verso Mancini che, secondo lui, è colpevole solo di “cambiare”: «Non ho mai avuto problemi né con Guardiola né con Mancini. Quest’ultimo, semplicemente, cambiava spesso idea su di me. A proposito della mia esperienza a Milano, ricordo che una volta ero infortunato ma dovevo comunque essere pronto per una partita importante e così mi raccontarono che c’era un guaritore che viveva sulle montagne dal quale dovevamo andare. Dopo mezz’ora di macchina questo anziano signore mi ha manipolato per un bel pezzo ma non è cambiato assolutamente niente», ricorda lo svizzero.
«Qui allo Stoke, invece, abbiamo sette fisioterapisti che ti controllano in continuazione e tutto il corpo, è tutto molto professionale. Personalmente non mi aspettavo che la mia scelta di venire qui allo Stoke non venisse capita, almeno all’inizio – ho sentito un paio di volte la questione che questo club sarebbe un passo indietro rispetto al Bayern Monaco o all’Inter ma io non la penso così, per me l’importante è la mia crescita e questa posso averla solo qui. Io comunque sono concentrato sulla squadra e sono molto contento di aver scelto la Premier, negli ultimi quattro mesi ho sempre giocato tranne quando ero infortunato quindi ho fatto la scelta giusta e ne sono felice. Adesso ho la fiducia piena del mister e questo è molto importante per me, Hughes è stato decisivo per la mia scelta di venire in Inghilterra» ha concluso l’ex Basilea, evidentemente soddisfatto di aver finito per dire sì ai Potters, destinazione che – in prima battuta – aveva in realtà rifiutato questa estate.