FOCUS – L’Inter è tornata!
Shaqiri, Podolski e Mancini: ritorno al passato!
Da molto tempo ormai fra i tifosi nerazzurri serpeggiava un certo malcontento, una strana sensazione difficile da spiegare a chi non ama i colori del cielo e della notte. I sostenitori della Beneamata non riconoscevano più la propria Inter, una società ed una squadra che anche nelle difficoltà aveva sempre conservato quella famosa mentalità vincente propria del nostro Dna. Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare di “periodo di transizione“, senza però mai capire realmente la strada intrapresa: la sensazione era che la transizione ci stesse portando in un limbo di mediocrità dal quale era difficile uscire.
Mediocrità che ha raggiunto uno dei picchi più alti durante la gestione Mazzarri. Tra il tecnico toscano e l’Inter non è mai scoccata la scintilla, non è stato amore a prima vista, o meglio: non c’è mai stato amore, bensì reciproca sopportazione. Questa situazione aveva portato ad un clima di disamoramento generale verso la squadra ed anche la società era salita sul banco degli imputati. Il mercato estivo infatti non si è rivelato tra i più azzeccati dell’ultimo decennio ed i calciatori acquistati non hanno consentito alla squadra di fare quel salto di qualità che ci saremmo aspettati di compiere.
Dopo il pareggio interno con il Verona però, la storia recente dell’Inter è cambiata, ci si è ribellati alla mediocrità nella quale eravamo intrappolati e si è deciso di fare un tentativo: tornare ad essere l’Inter. La prima cosa da cambiare per poter ritornare a pensare in grande era l’allenatore e allora ecco che a Milano è tornato chi all’Inter aveva vinto molto: Roberto Mancini.
Con il tecnico di Jesi è tornata la voglia di costruire un’Inter nuovamente vincente, non solo a parole però, ma anche nei fatti. Tra mille difficoltà il Mancio ha cercato e sta cercando di infondere nella squadra una nuova mentalità, diversa dal “pensiamo prima a non perdere”. Nell’Inter targata Mancini l’obiettivo è diventato quello di provare ad imporre il proprio gioco su tutti i campi della Serie A, sforzandosi di difendere alti, pur con tutti i rischi che un atteggiamento del genere comporta. I limiti di alcuni interpreti restano evidenti ed il tecnico nerazzurro – non avendo a disposizione la bacchetta magica – sta facendo il possibile, cercando di lavorare “oggi”per raccogliere i frutti “domani”.
Va detto però che i primi segnali incoraggianti si cominciano ad intravedere e la partita di martedì sera ne è stata una dimostrazione evidente: dopo un primo tempo dominato dalla Juventus, l’Inter ha avuto la forza di rialzarsi, di spaventare seriamente i bianconeri, rischiando addirittura di vincere nella parte finale del match. Se dunque da un lato ci sono importanti progressi da registrare sul rettangolo di gioco, dall’altro va sottolineato il cambio di marcia in sede di mercato.
Finalmente l’Inter è tornata a pensare in grande, è tornata ad assicurarsi calciatori di profilo internazionale, quali sono indubbiamente Podolski e Shaqiri. L’acquisto del talento svizzero è assolutamente eccezionale non solo per le sue indiscutibili qualità, ma soprattutto per quello che significa il suo arrivo. Per la prima volta ? dopo anni ? l’Inter è tornata ad assicurarsi un calciatore che rappresenta fin da subito una certezza: Shaqiri però è ancora molto giovane e dunque può essere considerato un tassello sul quale costruire la nuova Inter. L’ex del Bayern ?il meglio deve ancora darlo? ed il suo acquisto rappresenta una rivoluzione copernicana per chi era ormai abituato ad assicurarsi calciatori che ?il meglio lo avevano già dato?. Tecnica, forza, velocità: il folletto svizzero è un mix esplosivo di tutte quelle qualità che all’Inter mancavano. Il suo acquisto, abbinato all’arrivo di Podolski, e al ritorno di Mancini, ridanno entusiasmo all’ambiente, ci fanno pensare nuovamente in grande. Conquista non di poco conto per chi si stava assuefacendo alle sconfitte. L’Inter è tornata, e non intende lasciare la scena sul più bello. Le avversarie sono avvisate…