Simoni: “Ingiusto cacciare l’allenatore se la colpa è dei giocatori”
L'ex allenatore nerazzurro Simoni è solidale col collega de Boer ma nutre fiducia nei nomi che si fanno per il suo successoreUn allenatore che comprende benissimo lo stato d’animo di Frank de Boer è sicuramente Gigi Simoni. L’ex tecnico, vincitore dell’ultima Coppa UEFA nerazzurra, ha risposto alle domande dei colleghi di calciomercato.it sull’allontanamento del tecnico olandese dalla guida dell’Inter: “Per me, quando si manda via un allenatore, in linea di massima è sbagliato perché a volte ci sono delle responsabilità che la gente non può riconoscere e vedere, ma che possono anche non essere dell’allenatore stesso, bensì dei giocatori. Poi visto che i giocatori non si possono mandar via, si mandano via gli allenatori. Questa è un’ingiustizia. Credo che in questo caso specifico molte delle responsabilità siano dei giocatori”.
DE BOER – “Io dissi che per me il tipo di allenatore che avevano preso, faceva fatica ad ambientarsi perché il calcio italiano è una cosa, il calcio olandese è un’altra. Qui da noi è diverso, non bisogna giocar bene ma vincere. Per la verità de Boer ha un po’ dato la sensazione di essere poco adatto. L’ho visto anche durante Inter-Torino, ero a ‘San Siro’. Mi sembrava che l’allenatore non facesse parte della squadra e la squadra che non fosse allenata da de Boer. Si avvertiva una sensazione di rapporti strani. Dal vivo mi avevano dato l’impressione di una squadra slegata”.
PIOLI O LEO? – “Pioli è una figura simpatica, già ambientato nel nostro calcio. Mi piace, un ragazzo serio. Se mi dicono: prendi de Boer o Pioli, il secondo mi dà più fiducia. Ha grandi capacità. Il mio preferito sarebbe stato Leonardo, perché gli allenatori secondo me devono avere sì una conoscenza dei sistemi di gioco e degli allenamenti, però devono avere innanzitutto le capacità di mantenere la fiducia della squadra e del giocatore singolo che magari momentaneamente non gioca bene”.