Simoni: “Simeone non vede l’ora di allenare l’Inter”
L'ex allenatore nerazzurro ha commentato l'attualità calcistica e ha rivelato di aver sentito il "Cholo"Gigi Simoni, ex allenatore dell’Inter, intervistato da Radio Calcio 24, ha lanciato delle clamorose indiscrezioni sul desiderio di Diego Pablo Simeone di allenare la squadra milanese, commentando anche un eventuale avvicendamento con Stefano Pioli: “Credo che tutto sarà determinato da come andrà il lavoro di Pioli. Ha un compito difficile, ma se dovesse fare bene poi potrebbe anche proseguire. Che Simeone abbia il desiderio di allenare presto l’Inter lo so personalmente, ma non so se ci sia già stato un contatto. Il desiderio di tornare all’Inter c’è sicuramente, questo lo so bene. L’ho sentito anche recentemente e lui mi ha parlato con chiarezza: non vede l’ora di poter venire ad allenare l’Inter. Nel momento in cui ci sarà posto libero, lui a Milano tornerebbe sicuramente molto volentieri. E io lo vedrei bene: è da Italia e da Inter. Sa guidare bene i giocatori, era già allenatore quando giocava con noi: io lo dicevo. A Catania non ha fatto molto bene, ma per i sistemi di gioco che ha e per il temperamento è uno che farebbe molto bene qui da noi”.
Poi, Simoni ha continuato parlando del derby e della partita condotta contro il Milan: “Ho visto la partita, direi abbastanza bene. Erano in difficoltà visti i cambiamenti con l’allenatore nuovo, e poi incontravano una squadra che stava andando benissimo come il Milan, per cui poteva esserci qualche problema. Invece la squadra ha giocato. Rispetto alle ultime gare che ho visto, c’è stato più cuore. La nota stonata un Icardi abulico. Ma Pioli lo conosciamo, è uno di noi, ci capisce, è italiano…mentre De Boer parlava di bel gioco e di tempo, ma il tempo non c’è mai. Bisogna puntare ai risultati. Secondo me sono tanti gli otto punti dal terzo posto. Rispetto alla Juve sono un’infinità, mentre per il resto non vedo squadre che possano avere continuità di risultati. Se l’Inter s’impegna…”.
A Simoni è stato anche chiesto di tornare a giudicare il caso che ha avuto come protagonista Icardi e la sua autobiografia e se la società ha sbagliato a non leggerla prima della pubblicazione: “Penso di sì, un errore c’è stato. Non so perché scrivano questi libri, ma l’errore dell’Inter c’è. E’ stata una mancanza. Mi spiace dover parlar male del club nerazzurro, ma è così. Io sono legato a un’Inter che ha lasciato un grande ricordo in tutti, perché l’Inter che ho allenato io era una squadra di campioni e uomini eccezionali. E’ stata la squadra che ho guidato con più facilità, anche per il rapporto con la gente”. In chiusura, l’ex tecnico nerazzurro ha fatto anche un paragone tra Ronaldo e Van Basten: “Il più forte tra i due? A me viene da dire entrambi. E dico che in coppia avrebbero fatto bene. Sono due grandi giocatori, uno più spettacolare come Ronaldo e uno più essenziale come Van Basten”.