Parla il Sindaco Pisapia: “Crisi calcistica causata dalla recessione. Sogno Zenga in panchina”
Sindaco Pisapia Inter
Sindaco Pisapia Inter: il sindaco di Milano analizza anche dal punto di vista sociale la crisi calcistica che sta vivendo la città
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Giuliano Piasapia, sindaco di una Milano che, calcisticamente parlando, sta vivendo uno dei periodi più bassi degli ultimi decenni, a causa delle scarse prestazioni di Inter e Milan; ecco le dichiarazioni del sindaco che, tra le altre cose, è anche un grande tifoso interista: “Di sicuro questa situazione non la vivo bene, nè come sindaco nè come tifoso. In questo momento, a Milano, ci sono tanti tifosi fortemente delusi, però bisogna anche rendersi conto che i tempi sono cambiati e, quindi, mentre prima c’erano forti investimenti che portavano campioni già affermati, adesso bisogna dare più uno sguardo ai vivai e ai talenti delle nuove generazioni. C’è la sensazione che negli anni scorsi si sia guardato troppo al di fuori del nostro Paese. Se penso a Rivera e Mazzola, o alla mia grande passione Mariolino Corso, ricordo che chi dava uno slancio in più erano gli italiani. È vero che i Suarez e Jair portavano tanto entusiasmo, ma allora c’erano pochi stranieri di elevata qualità e molti italiani, oggi è l’opposto.
Non bisogna poi dimenticare le tifoserie, quegli uomini in più che talvolta ti permettono di portare a casa il risultato; è importantissimo che i tifosi non abbandonino mai la propria squadra, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Certo, se penso all’Inter è impressionante il fatto che proprio quando sembrano aprirsi degli spiragli, ecco che arriva la sconfitta col Parma. Questo all’inizio fa arrabbiare ma la fede per i propri colori non crolla mai“.
Pisapia poi esprime un suo desiderio per la panchina dell’Inter: ““Io da sindaco noto che tutti i cittadini si sentono sindaci e hanno la soluzione in tasca, non vorrei fare alla stessa maniera. Ma il cuore mi farebbe dire Zenga”.
Infine il Sindaco di Milano analizza la crisi calcistica facendo opportuni paragoni anche con altri ambiti sociali: “Sicuramente la crisi di risultati che sta investendo il calcio a Milano è una diretta conseguenza della recessione perchè si sono ridotte le possibilità di investire e, inoltre, molte meno persone vanno allo stadio. La speranza è l’ultima a morire. Thohir? Trovo sempre positiva l’apertura agli investitori esteri. Milano ha molta gratitudine nei con fronti di Massimo Moratti, ma ho avuto modo di riscontrare con quanto affetto e amicizia Thohir sia stato accolto dalla città. Forse i tifosi pensavano che avesse la bacchetta magica e forse lui si aspettava di trovare una squadra già pronta a vincere tutto. Questione Stadio? Nel 2016 ci sarà la finale di Champions, cercheremo di migliorare ulteriormente San Siro con un cronoprogramma certo e condiviso. In futuro bisognerà fare in modo che uno stadio così bello possa essere utilizzato di più: cominceremo a ragionarci dopo la finale”.
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