Tempo di vigilia di Inter–Torino e tempo, per noi, di andare a spulciare il Matchday Programme diffuso dalla Media House del club nerazzurro per leggere l’intervista al giocatore di turno. Stavolta tocca a Milan Skriniar, che viene per l’appunto intervistato dal magazine ufficiale dell’Inter con riferimento ai tre momenti chiave della sua carriera, a partire da quello in cui capì che poteva diventare un giocatore professionista. Racconta Skriniar: “Sin da bambino volevo diventare un calciatore e quando ero in campo davo sempre tutto, in ogni contrasto. Il momento in cui ho capito che potevo diventare professionista è stato l’esordio in prima squadra nello Zilina in Slovacchia”.
ESPERIENZA ALL’INTER – “Sono qui da cinque anni, l’Inter per me significa tantissimo. E’ un onore vestire questa maglia. Siamo un grande gruppo, spesso sto con Bastoni, Dimarco, Cordaz. In allenamento? Ci sono delle belle sfide: Lautaro, Dzeko, Alexis, il Tucu… ognuno ha diverse qualità, sono fortunato a giocare con e non contro di loro”.
SALVATAGGIO PIU’ BELLO – “Me ne viene in mente uno recente, quello contro lo Shakhtar, nel pareggio per 0-0 fuori casa. Se riesco a segnare poi è sempre bello, anche se sono un difensore mi piace aiutare la squadra anche così quando capita”.
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