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Sneijder: “Sarei potuto diventare come Messi e Ronaldo. Lautaro resti all’Inter, Eriksen può diventare leader”

Non sarebbe né il primo e né probabilmente l’ultimo a tornare in campo dopo aver dato l’addio al calcio giocato nella passata stagione Wesley Sneijder, che nell’intervista rilasciata sulle pagine di gianlucadimarzio.com ha aperto a questo scenario. L’ex centrocampista olandese spiega che avrebbe potuto ottenere ancora di più nella sua già vincente e prestigiosa carriera, ma che semplicemente spesso non ne ha avuto voglia. Protagonista dello storico Triplete conquistato dall’Inter 2010, è rimasto chiaramente legato ai colori nerazzurri, nei confronti dei quali si sofferma a parlare su due calciatori in particolare: Lautaro Martinez e Christian Eriksen.

CARRIERA – “Sarei potuto diventare come Messi o Ronaldo. Semplicemente, non ne avevo voglia. Mi sono goduto la vita, magari a cena bevevo un bicchiere. Leo e Cristiano sono diversi, hanno fatto tanti sacrifici. E a me va bene così: la mia carriera, nonostante ciò, è stata comunque strepitosa. Negli ultimi mesi ho cominciato a lavorare con i giovani, mi diverto ad assisterli nella loro crescita. Nella vita come nel calcio, però, tutto è possibile. Dirigente, allenatore… può succedere qualsiasi cosa. Mi sono ritirato? Sí. Almeno per ora!”

COMPAGNI – “Il compagno più forte è stato Guti, era fantastico. Un vero e proprio crack. Quando eravamo compagni non mi ha parlato per qualche mese, perché nel Real diventai titolare rubando il posto a lui. Poi cominciammo a giocare insieme e capii che era un fenomeno: il migliore di quella squadra”.

MONDIALE 2010 – “Erano i quarti di finale, giocavamo contro il Brasile. Calcio d’angolo battuto da Robben, Kuyt la spizza e io insacco il 2-1 con un colpo di testa. Quel gol valse il passaggio alle semifinali: bello, sí, ma anche importante…”.

ERIKSEN E LAUTARO – “Conte ha una grande rosa e, con Eriksen in squadra, può finalmente provare a fare il salto di qualità. Christian ha fatto bene all’Ajax, poi al Tottenham e ora deve affermarsi in Italia. Ha tantissima qualità, con le sue caratteristiche può tranquillamente diventare uno dei leader del nuovo gruppo. Lautaro? Fortissimo, ma deve restare in Italia. Può diventare uno dei migliori, ma prima ha bisogno di vincere qualcosa con i nerazzurri. È giusto fare il salto di qualità, ma c’è un momento per fare ogni cosa. Al Barcellona potrebbe giocare. Certo, se ha proprio voglia di andare via, preferirei passasse al Real…”.

CAVANI – “Cavani è Cavani. Può segnare e fare la differenza in qualsiasi campionato. Se Marotta prendesse Edinson farebbe un colpo straordinario”.

BALOTELLI – “Fortissimo, non c’è altro da dire. Poteva essere tra gli attaccanti più forti, ma ha fatto determinate scelte. Io non le condivido, ma il mondo è bello perché ognuno è fatto a modo suo. Brescia la sua ultima chance? Non saprei: uno come lui può sempre fare la differenza”.

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Antonio Siragusano

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