Yann Sommer è da qualche mese il nuovo portiere dell’Inter, dopo una lunga trattativa con il Bayern Monaco. L’estremo difensore svizzerro ha raccontato questi suoi primi mesi in nerazzurro, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi anche sul Derby e sugli obiettivi stagionali dei nerazzurri.
Queste le sue parole:
PORTIERI ALL’INTER – “Se apprezzo qualche portiere del passato? Julio Cesar e Toldo prima. Ma anche Onana ed Handanovic l’anno scorso. Qui hanno sempre cercato e trovato portieri forti coraggiosi: farò di tutto per essere all’altezza di questo passato”.
ONANA E HANDANOVIC – “Ho parlato con loro? No, perché non ci conosciamo, abbiamo solo giocato contro diverse volte. Loro due hanno caratteristiche diverse, ma ognuno ha il suo stile. Per esempio a me, oltre a parare, piace giocare cercando la giusta soluzione per far iniziare l’azione dal basso. La decisione del portiere è decisiva per superare la prima linea avversaria”.
SAN SIRO – “San Siro è speciale? Sì, c’è una diversa atmosfera e io lo amo già: è rumoroso, emozionante, divertente. Tutti quelli con cui avevo parlato prima, mi avevano detto: ‘Ehi, San Siro è unico'”.
DERBY – “Tutti i derby sono speciali, ce ne sono pure in Germania e Svizzera, ma questo è unico per lo spessore di entrambe le squadre, per il prestigio e l’importanza che ha per tutto il vostro Paese. Non vedo l’ora di giocare, sarà da brividi: vedo che tutti aspettano questa partita. Anche il mio compagno di nazionale svizzera Ricardo Rodriguez, che ora è al Toro e ha giocato al Milan, mi ha sempre parlato del derby di Milano”.
SFIDA DECISIVA – “Questa è una partita, particolare certo, ma è solo una singola sfida che arriva pure prestissimo. Abbiamo davanti una stagione lunga e può succedere davvero di tutto. Ci sono altre rivali per lo scudetto, ma sono ancora nuovo in Italia: non posso fare ancora previsioni e classifiche”.
VINCERE IL CAMPIONATO – “Soffrire fino all’ultimo come con il Bayern lo scorso anno? Alla fine conta solo portarla a casa, tutti gli uomini di sport vivono per quelle sensazioni che ti dà la vittoria, che sia ‘tranquilla’ o… movimentata. Al Bayern è stata una stagione complessa e piena di sfide, abbiamo cambiato tanto, dalla dirigenza al tecnico, e così ci siamo ridotti a quello scontro finale”.
DIFESA – “Mi sento protetto e sicuro. Da Bastoni a Darmian si muovono come una cosa sola, sono compatti e bravi nel cercare la posizione. È impressionante anche il loro linguaggio del corpo. È un bel vantaggio per un portiere, poi certo arriveranno tiri in porta e toccherà fare il mio lavoro”.
MILAN – “Tutti i loro attaccanti, da Leao a Pulisic, sono temibili e forti. Adesso li sto studiando nel dettaglio, sono abituato a prepararmi con il preparatore al video per cercare di leggere tutte le possibilità in campo. Anche i rigori, ovviamente”.
OBIETTIVO CHAMPIONS – “La Champions è dura per tutti, è unica. Si deve incastrare ogni elemento per andare in fondo: piccoli dettagli, la forma al momento giusto e pure un po’ di fortuna. L’anno scorso l’Inter ha giocato in maniera eccezionale e si è meritata la finale: ripetersi è possibile, perché no?”.
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