Spalletti: “Ci vuole una reazione forte. Wanda Nara? Ha parlato come agente, non come moglie”
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Alla vigilia della partita contro il Benevento, in programma domani sera a San Siro, il tecnico Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Premium Sport.
Ecco le sue parole.
LA SOCIETA‘: “E’ completa come ruoli e capacità. Ci sono le persone giuste per raggiungere i traguardi di cui abbiamo parlato. Il nostro proprietario ha dei doveri per l’azienda che rappresenta e deve stare in giro per il mondo a lavorare, ma ha messo le personalità corrette per lavorare in maniera corretta. La fiducia comunque la vivo tutti i giorni, vivo con i componenti della società e li conosco benissimo. Al di là del lavoro sono persone che rimarranno amiche per sempre, so come sono fatti. Sentir parlare di stabilità è un segnale importante da parte del nostro amministratore delegato (Antonello, ndr) perché non ci si lascia turbare da un risultato e si va avanti con lo stesso obiettivo. Abbiamo passato un brutto periodo, prima ne abbiamo passato uno bellissimo, però in mezzo ci siamo sempre noi, nel senso che dipende sempre tutto da noi”.
MOMENTO DIFFICILE – “Dipende da noi, che possiamo arrivare al traguardo nonostante il brutto periodo. Seguire l’obiettivo e le idee diventa fondamentale per cambiare qualcosa e per rimotivare tutto l’ambiente perché abbiamo bisogno che il pubblico stia dalla nostra parte, anche se ora il vento soffia in faccia e crea più difficoltà. Ci vuole una reazione forte”.
LE PAROLE DI WANDA NARA – “Se mi hanno dato fastidio? No, assolutamente, anche se essendo la moglie di un calciatore importante pensi che quello che dice lo faccia per amore della squadra, ma essendo anche l’agente deve dire qualcosa di diverso. Ma, in questo caso qui, ha risposto Antonello, che ha fatto la voce della società, e io sono in sintonia con lui”.
BENEVENTO – “Partita complicata, loro hanno ritrovato entusiasmo e De Zerbi sa che calcio deve portare sul campo. Sono molto tecnici, sanno costruire, ci saranno momenti difficili in partita. Dovremo essere bravi a spendere corse in aiuto ai compagni, oltre a cambiare nome al nostro avversario perché c’è l’aggiunta di un particolare in più che è quello della vittoria”.
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