10 Febbraio 2018

Spalletti: “Ambiente ad un passo dalla follia? Frasi create per farci male. Su Rafinha ci sono dubbi, ma…”

Alla vigilia della sfida contro la squadra di Donadoni, il tecnico di Certaldo ha risposto alle domande dei giornalisti

Reduce da 5 pareggi consecutivi e prestazioni da incubo, l’Inter di Spalletti a questo punto non può più permettersi di sbagliare. La strada per tornare alla vittoria passa obbligatoriamente da San Siro, contro un avversario tosto come il Bologna che all’andata costrinse i nerazzurri al primo passo falso stagionale, bloccandoli sul pareggio dopo una grande prestazione. Il tecnico dei nerazzurri, Luciano Spalletti, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia e Passioneinter.com ha seguito in diretta le sue parole.

LE PAROLE AD INTERTV – “Sono diverse le partite che non vinciamo, i calciatori cercano di dare sempre di più. Calo di forma? A volte è successo, altre no. Ho diversi leader nello spogliatoio, spesso i comportamenti in allenamento dei calciatori fanno la differenza. Questa settimana hanno parlato tra loro cercando di autostimolarsi. Karamoh è un giovane ed interpreta in calcio come un giovane. Non gli si possono chiedere rientri di 100 metri ed una fase difensiva di un certo livello, però nelle cose che sa fare riesce bene. Ci siamo accorti delle buone potenzialità che ha. Rafinha ha bisogno di allenarsi con continuità e gestire i carichi sul ginocchio, va costantemente monitorato dai medici. E’ un calciatore che ha qualità offensiva, può fare il trequartista, il centrocampista offensivo, sa gestire bene la palla tra i piedi. Da esterno lo penalizzi, perchè non gli puoi chiedere di andare a fare il terzino, sprecheremmo le sue qualità”.

INFORTUNIO ICARDI – “Mauro non può essere della partita, ha provato ad aggregarsi al gruppo, ma ancora sente dolore e tutte le prove che ha fatto con lo staff medico ci hanno portato alla cautela”.

CORSIA DI DESTRA – “Cancelo è un calciatore con qualità, quando riesce ad essere tranquillo ci può dare  sicuramente una mano. Non mi deve riconquistare, io devo dare regole e far si che in campo si comportino in una certa maniera. Questa settimana si è allenato bene e se sarà titolare lo vedremo domani, non posso ancora svelare la formazione nel rispetto di chi non giocherà. Candreva? A volte scende di qualità in partita, ha bisogno di entusiasmo. Come gli altri, il momento negativo non lo aiuta, ma non ci vedo nulla di strano”.

LOTTA CHAMPIONS – “Mi sento fortunatissimo. Lavoro in un ambiente bellissimo e ci voglio rimanere, ho anche arredato una stanza per gli ospiti a casa mia. Non possiamo vivere sui risultati degli altri, ognuno farà la sua gara. Sarà una corsa per tutti, con la carica e la voglia di vincere, e noi non facciamo eccezioni”.

VOLTI NUOVI IN FORMAZIONE? – “Tengo in considerazione tutti i calciatori a disposizione. Bisogna fare qualcosa di più in fase offensiva, senza perdere l’equilibrio di squadra. Il passato dice che questa squadra ha rischiato di prendere dei gol cercando di dare di più in fase offensiva. Bisogna non perdere l’equilibrio. Ultimamente abbiamo visto che in squadra ci sono tante possibilità e cercheremo di farlo vedere già da domani. Questa settimana abbiamo approfondita una tattica diverse, si tratta sempre di metterci qualche conoscenza in più, visto che sino ad ora avevamo lavorato sul 4-2-3-1”.

LAUTARO MARTINEZ – “So che è importante, ma io devo pensare a quello che riguarda l’immediato futuro. Abbiamo bisogno di fare risultato. E’ giusto che i direttori pensano al futuro, ma io ho bisogno di pensare alle necessità del presente. Fare complimenti a calciatori di altre squadre, serve solo a mettere qualche dubbio nei calciatori che già abbiamo a disposizione. Abbiamo una squadra forte, abbiamo fatto risultati importanti anche se ultimamente siamo scesi sotto le qualità che abbiamo”.

RAFINHA DAL PRIMO MINUTO? – “Su Rafinha ci sono forti dubbi, non abbiamo certezze che possa reggere i 90′, ma è chiaro che pensiamo a lui come una soluzione da titolare, perchè aumenta la qualità del gioco. Sotto l’aspetto del palleggio non si discute, riflette il gioco che ha conosciuto sino ad ora, fatto sul possesso palla”.

CAMBIO MODULO – “La difesa a tre è spesso una conseguenza di abbassare un esterno offensivo ed alzare un terzino a metà strada, con piccoli spostamenti in mezzo. Noi dobbiamo migliorare in fase offensiva. Nell’ultima partita abbiamo fatto qualcosa di diverso negli ultimi 20 minuti, cambiando modulo ed inserendo calciatori dalla panchina. Ad ogni modo, il 4-2-3-1 ed il 4-3-3 sono i moduli che meglio si adattano alle nostre caratteristiche”.

GRUPPO UNITO – “Nei momenti felici è vero che si diventa un buon gruppo. Se facciamo un accostamento alla famiglia, la si diventa nei momenti negativi. E’ in quei momenti che bisogna dare di più, essere più disponibili ed assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei compagni. Questo, vi assicuro che si sta verificando in tutti gli elementi”.

In conclusione, Spalletti ha dedicato il suo tempo per chiarire la notizia uscita in settimana sulle pagine del Corriere della Sera a firma di Massimiliano Nerozzi, su una presunta chiacchierata del tecnico con dei tifosi giallorossi, in seguito alla partita tra Inter e Roma.

Ecco le sue dichiarazioni: “Vi ho visto poco pronti come l’Inter, avevate il grande scoop e vi ha anticipato il Nerozzi di Torino. Lui facendo la cronaca, ha gonfiato il petto ed ha cercato di dare una svolta alla carriera. Ha cercato di mettersi al pari delle grandi firme del calcio sportivo, ma le grandi firme si lasciano condurre di cuore e verità, e nel suo pezzo ce n’erano poche. Un articolo dove tutto non va bene, non mi devo giustificare con nessuno perchè non ho niente da dire in funzione di quello che è successo. Quello che non mi va bene è che mi sembra che sia stato detto che nella mia società non spendono e l’ambiente è ad un passo dalla follia. Questa frase è stata detta per far male all’ambiente. Dopo venti giorni, ritrovare le parole esatte diventa difficile, ma ricordo quale fosse il concetto. Si parlava del confronto fra i risultati di inizio stagione e quelli di quest’ultimo periodo. Mi diventa difficile ricordare ogni singola parola, ma il concetto era questo: l’involuzione dei risultati. Non so se ho usato la parola ‘follia’, ma di certo non era rivolta alla società. Su un’ora di chiacchierata non capisco come abbiano tirato fuori solo cinque minuti di discussione. Quando sono andato dalla Roma hanno venduto qualche calciatore, ma era stato fatto anche l’anno precedente e ho incolpato il presidente. Ci sono dei paletti e si devono rispettare. Mi sembra si sia voluto fare una sintesi per creare a noi delle difficoltà. Lasciamo lavorare il Nerozzi in tranquillità, perchè forse abbiamo trovato l’erede di Gianni Brera”.

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