18 Ottobre 2017

Il fattore Spalletti fa bene all’Inter: in 16 gare una sola sconfitta

Con il tecnico di Certaldo sulla panchina della Beneamata, i nerazzurri sono tornati a rialzare la testa

L’inizio di stagione dell’Inter sta andando oltre ogni più rosea aspettativa, con la squadra nerazzurra che ha conquistato 22 punti su 24 disponibili. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la mano di Luciano Spalletti è piuttosto evidente, con il tecnico di Certaldo capace di ribaltare l’Inter in poco più di tre mesi: mentalità, gioco e risultati. Da squadra senza identità a gruppo solido, cattivo e affamato, pure in amichevole. Da luglio infatti, l’Inter ha perso solo una volta, a Riscone di Brunico (1-2 contro il Norimberga): fra amichevole e campionato dunque, 13 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta.

Nei primi giorni di ritiro Spalletti disse: “Mi hanno fatto delle promesse di mercato, se non verranno mantenute sarò io stesso a parlare davanti ai giornalisti“. Comprese però le difficoltà legate alla politica cinese e al Fair Play Finanziario – continua la rosea – Spalletti ha fatto un passo indietro, ha difeso l’operato della società ed ha esaltato la rosa a disposizione. Il risultato è stato quello di compattare l’ambiente, unito nel remare in un’unica direzione.
Un altro punto sul quale Spalletti ha spinto molto sin dalle prime settimane da allenatore dell’Inter è stato il senso di appartenenza: in poche parole, chi non sputa sangue anche in allenamento è fuori. Icardi e compagni si sono adeguati ed il popolo nerazzurro ha gradito: circa 240.000 spettatori nelle prime quattro gare casalinghe.

In questa prima parte di campionato poi, sono stati decisivi il lavoro sul campo e la grande gestione dell’intero spogliatoio. Tutti si sentono realmente coinvolti, a prescindere dal minutaggio. In conclusione poi va sottolineato come anche Spalletti – al pari di Mourinho – sia un animale da conferenza stampa. Arriva preparato, parla come pochi di calcio, consegna ai giornalisti il “titolo” e contemporaneamente attira su di sé la gran parte delle pressioni, “alleggerendo” i suoi ragazzi.
Tutto questo però può bastare fino a dicembre, poi servirà l’aiuto di Suning sul mercato di gennaio . La rosa attuale non può garantire con certezza il quarto posto neanche con un fuoriclasse della panchina come l’ex allenatore della Roma. Sarebbe imperdonabile per la proprietà cinese sprecare il “jolly” Spalletti.

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