Spalletti: “Non dobbiamo convincere nessuno a rimanere. Voglio vivere l’Inter”
Il nuovo allenatore dell'Inter ha parlato di mercato all'uscita da Appiano GentileLuciano Spalletti, nuovo allenatore dell’Inter, ha da poco lasciato il centro sportivo Suning, dopo l’ufficialità. Il tecnico nerazzurro, all’uscita da Appiano Gentile, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport, parlando di mercato e di Ivan Perisic, mostrando già le idee chiare sul futuro: “Le sensazioni sono belle. Oggi ho cominciato a respirare quest’aria a strisce nerazzurre, sono stati incontri belli. Ieri ho conosciuto Zhang Jindong e i suoi collaboratori, oggi invece il dietro le quinte, lo zoccolo duro qui ad Appiano Gentile affinché i ragazzi rendano al meglio. Ho visto veramente la voglia del nuovo proprietario di far riconciliare la storia della società con i risultati. Se ti affacci a questa storia trovi una luce abbagliante. Se sei coinvolto, sei dentro, diventa una cosa importante l’appartenenza a questi colori. Tutto ciò che non è grandezza è qualcosa che può assomigliare ad un incidente occasionale e questo incidente è durato troppo a lungo. Abbiamo parlato anche di futuro perché ci sono squadre che sono già avanti, che hanno creato anche un distacco da quella che è stata la nostra classifica. Non si tratta solo delle posizioni, ma proprio della distanza. Ci sono squadra che sono andate 25 punti sopra di noi, bisogna partire subito bene. Più siamo, più andiamo forti e più si assottiglia questa differenza”.
“Mercato? Dobbiamo lavorare, ci sono delle cose da mettere a posto sotto l’aspetto della squadra. Mi farebbe piacere vedere giocatori vogliosi di continuare a rendere bella, intensa, la luce di questa storia. Chi non crede di essere all’altezza è bene cominciare a chiarirsi subito, perché c’è da mettere a posto delle cose, bisognerà intervenire anche sulla squadra. Se non ci si allena al 100% è impossibile vincere le partite, perché contendere un risultato ad altre squadre diventa difficile. Gli allenamenti verranno fatti nella maniera corretta, non mi opporrò a scelte fatte di impegni regolari, divento scomodo se non si vince le partite, perché non posso essere contento. Se sono l’allenatore dell’Inter e non vinco è come se non fossi nessuno. Promesse diventa difficile farne, se non l’impegno massimale nel riappropriarci del nostro nome. E’ importante che la squadra si comporti da tale, senza calciatori onnipotenti, altrimenti diventa tutto più difficile. Ci sarà da impegnarsi molto e mettersi subito ritti sui pedali. Perisic? Non abbiamo da convincere nessuno, sono gli altri che devono convincerci che possono rimanere nell’Inter. Io vivo l’Inter con entusiasmo, come massima aspirazione lavorativa. Se qualcuno non ha il nostro entusiasmo, che va convinto, è bene che vada dove si sente più trascinato, più trasportato per far bene il suo lavoro”.
5 MOTIVI PER CUI SPALLETTI E’ L’ALLENATORE GIUSTO PER L’INTER