Spalletti rinvia il futuro: “Ne parleremo dopo il Genoa”
Il tecnico della Roma resta uno dei nomi più caldi per la panchina dell'InterA margine del XVI Memorial Niccolò Galli, il tecnico della Roma Luciano Spalletti, tra i principali candidati alla panchina dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Premium Sport toccando vari temi e soffermandosi anche sul suo futuro: “Secondo me se si va a vedere poi in Europa le squadre che non arrivano al secondo posto sono tante e di un blasone infinito con una storia infinita, questo poi dà il vero carico dell’importanza di arrivare in questa posizione qui. L’anno scorso secondo ci è arrivato il Napoli, ha festeggiato e sono stati molto contenti. Se noi riuscissimo a scavalcare quelli che sono i secondi dell’ultima stagione sarebbe segno di aver fatto dei passi avanti e di aver lavorato nella maniera corretta. Chiaro che è difficile, perché dobbiamo vincere l’ultima partita contro il Genoa, ma vista quella è che la preparazione per questa partita penso che una buona mano ce la darà il nostro pubblico”.
Come arriva Spalletti a questo finale di stagione? “Ci arriva come speravo di arrivarci, cioè nelle condizioni di poter difendere da noi quello che sarà poi il risultato finale. Noi ci siamo preparati la possibilità di arrivare secondi, ora dipenderà da noi, ce la giochiamo sul nostro campo, col nostro pubblico, con la nostra qualità di squadra a disposizione, con Francesco, con tutti. Sarà sicuramente l’occasione migliore che tutti ci auspicavamo”.
Come si prepara ad una nuova realtà? “Questo è un discorso che vedrò dopo, ora non ci sono pensieri che possono deviarci da quella che sarà l’attenzione e la preparazione per questa partita qui. Veramente i calciatori si prepareranno a fare degli allenamenti come mai hanno fatto in tutta la stagione perché questa è una settimana particolare e non c’è nessun pensiero che possa abbassare o che possa portarci a trasgredire quella che sarà la partita e quella che sarà l’attenzione”.
Le voci di mercato sui calciatori della Roma? “Significa che la Roma ha lavorato bene e questo fa parte del vostro mondo, della vostra professione, ma per quanto mi riguarda dentro lo spogliatoio non ci sono contratti che valgano quanto il risultato di domenica. Le cose individuali vengono messe dopo quella che è l’importanza del risultato della partita e ora si pensa a questa. Si lavora in maniera corretta ed in maniera seria. Tutto il resto è giusto che ne parliate, perché poi funzioni così, e che venga dato valore a quella che è la bontà dei calciatori che la Roma ha a disposizione. Noi siamo a lottare per questa posizione perché abbiamo a che fare con una grande squadra di calciatori forti per cui è probabile che siano anche interessati dei club forti a questi calciatori, è giusto”.
Qualche rimpianto per la classifica? “Dipende da che parte si vuol guardare la corsa della Roma. Si trovano dei momenti esaltanti, dei momenti difficili che normalmente i calciatori hanno ribaltato nelle partite successive perché come ho sempre detto abbiamo perso delle gare che ci hanno fatto male, ci hanno fatto tribolare ed è stato difficile poi riproporre il nostro calcio nelle partite successiva, però l’abbiamo sempre fatto in maniera corretta e soprattutto da quelle reazioni lì si vede il carattere del calciatore e del campione. Se non le avessimo perse saremmo stati meglio, però poi se si vede un po’ la media punti fatta si riconosce che di partite ne abbiamo vinte tantissime. E’ successo anche alla Juventus di lasciare qualche punto per strada, è successo al Napoli, succede a tutti in un campionato”.
Totti in campo domenica? “Faremo la cosa più naturale e normale possibile. Se guarda la cosa in maniera normale avrà lo svolgimento che poi io metterò in pratica dentro la partita”.
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