Spalletti (Sky): “Abbiamo fatto una buona gara dall’inizio. La squadra si è sciolta nel finale”
Primi tre punti in campionato per la squadra nerazzurra grazie al 0-3 rifilato al BolognaCon tanta sofferenza, l’Inter conquista i primi tre punti in campionato battendo per 0-3 il Bologna al Dall’Ara grazie alle reti di Nainggolan, Candreva e Perisic.
Al termine della partita, Luciano Spalletti si è concesso ai microfoni di Sky Sport: “Sono stati fatti tre bellissimi gol con la squadra che poi si è sciolta anche in base al fatto di aver sbloccato la partita, il Bologna ha anche lasciato più spazi. Secondo me abbiamo fatto una partita subito buona, siamo rimasti in equilibrio e c’era il rischio che abbassandosi potevamo subire azioni pericolose, ma siamo riusciti a non subire anche se gli spazi erano pochi per ripartire. Ci voleva più estro, più inventiva, per sbloccarla. Abbiamo un gruppo importante ma il ruotare i giocatori deve portare alla vittoria. Dobbiamo trovare equilibrio e tranquillità giocando a calcio come abbiamo fatto oggi. Contro squadre che si nascondono come il Bologna bisogna gestire bene la palla, fare superiorità numerica e quando si arriva sulla trequarti andargli dietro la linea difensiva, oggi all’inizio questo ci è mancato”.
L’analisi del match: “In questo far viaggiare la palla da destra a sinistra se perdi le misure è difficile ricomporre l’equilibrio, loro mantenevano i due attaccanti sui due centrali difensivi e diventava rischioso per noi. Il Bologna ha fatto una bella partita tatticamente, spesso arrivati sulla trequarti non riuscivamo a pungere. Abbiamo ancora qualche giocatore sotto livello e bisogna lavorarci, c’è da sudare per vincere le partite. ci vuole la qualità, la disponibilità e i comportamenti di tutti.
Keita prima punta: “Lautaro era a rischio già da ieri, oggi gli si è indurito il muscolo e abbiamo preferito tenerlo a riposo. Keita può fare quel ruolo, magari con caratteristiche più di movimento ma può dare più palleggio in quella posizione e dare fastidio alla difesa. Andava fatto con più frequenza e velocità”.
La pazienza della squadra: “Nel farsi prendere dalla frenesia a volte si perdono le distanze, ma se è vero che non siamo stati proprio incisivi siamo però stati sempre ordinati e se perdevamo palla gli saltavamo subito addosso senza permettergli di sviluppare. E se si liberava lo spazio poteva succedere quello che poi è accaduto con Nainggolan”.
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