Spalletti (Sky) – “Chiesa? Talentino importante, sarà il futuro della Nazionale. Emergenza in attacco: abbiamo bisogno di Icardi e Keita”
L'allenatore nerazzurro ha parlato ai microfoni di Sky Sport
Una trasferta difficile quella che attende l’Inter in quel di Firenze contro la Fiorentina. Vincere per dare continuità ai risultati delle ultime 4 partite, allontanare in classifica il Milan e le altre pretendi alla Champions e dare un taglio alle voci esterne che continuano ad aleggiare sullo spogliatoio.
In attesa di conoscere i convocati e ipotizzare la formazione che scenderà in campo domani sera all’Artemio Franchi, Spalletti s’è intrattenuto in conferenza stampa con i colleghi presenti. In seguito, è stato ospite esclusivo di Sky Sport 24 per la consueta esclusiva. Queste le parole dell’allenatore: “Domani sarà una partita difficile, loro sono in buon momento, hanno fatto cose importanti sia come innesti che come crescita di gioco, Pioli ha fatto un bellissimo lavoro e ha calciatori di grandissima individualità sotto l’aspetto tecnico e della velocità offensiva, sono quelle le complicazioni vere che bisogna affrontar”.
PIOLI – “Nel calcio non conta niente dove sei, quello che hai fatto, conta molto quello che riuscirai a fare, per cui il discorso della statistica che io ho quasi sempre vinto contro Pioli non la conoscevo neppure, so che qualsiasi volta ho incontrato lui ci sono state davanti squadre sempre ben organizzate, allenate bene e che abbiamo fatto fatica in qualsiasi situazione”.
CHIESA – “A me piace allenare i miei giocatori, ma è chiaro che è un elemento, un talentino di quelli importanti che può veramente dare un contributo ad alzare il livello del nostro calcio anche in nazionale. Quella caratteristica della velocità è la sua assoluta qualità, il fatto di saltare l’uomo, di fare gol, è una qualità importante, il ragazzo è di quelli interessanti”
QUESTIONE ATTACCO – “Vogliamo recuperare un giocatore fra Keita e Mauro il prima possibile, poi entrambi. Ho bisogno di cambi in questi confronti ravvicinati. In condizioni normali potremmo anche riuscire a gestire tutto, ma gli impegni sono troppo vicini tra loro. Abbiamo il livello di squadra che ci permette di andare a sistemare tutte le difficoltà che si incontrano davanti”.
SEGNALE – “Le vittorie diventano sempre figlie del modo di lavorare, della forza a livello individuale e mentale dei giocatori, le reazioni che si hanno. noi abbiamo giocatori che sono da Inter, di questo si devono nutrire, di andare a opporre il livello di resistenza nel momento difficile”.
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