SPECIALE DERBY – Inter-Milan, chi ha la formazione più forte ruolo per ruolo? Vota il nostro sondaggio!

Mancano ormai poche ore al fischio di inizio di un derby che si prospetta il migliore degli ultimi anni per quantità di talento in campo. Dopo diversi anni che potremmo facilmente definire di magra in questo senso infatti, le due squadre sono state protagoniste di una lenta ma costante crescita che le ha portate ad aumentare sensibilmente il valore delle proprie rose. Nello speciale di oggi confronteremo ruolo per ruolo i giocatori delle due probabili' formazioni che scenderanno in campo nel posticipo di domenica, cominciando dai due portieri. HANDANOVIC VS DONNARUMMA I due sono tra i migliori nel loro ruolo in Serie A. Da una parte uno dei veterani del campionato: guadagnatosi la maglia dell'Inter dopo le esperienze di gavetta a Treviso e Udine ha raccolto la pesante eredità di Julio Cesar salvando più volte un'Inter capace di soddisfare le sue ambizioni di Champions solo grazie al quarto posto della scorsa stagione. Non immune alle critiche dei tifosi, infastiditi dalla sua impostazione (lo sloveno è infatti solito non tuffarsi per parare tiri che poi finiscono in rete) e da un inizio di campionato non all'altezza (è ancora nella memoria di tutti l'indecisione fatale sul primo gol del Torino), sembra essere tornato su alti standard nella ultima striscia vincente dei nerazzurri. Dall'altra il baby prodigio rossonero, che dopo aver conquistato il posto da titolare a soli 17 anni durante la gestione Mihajlovic guadagnandosi la fama del predestinato, è stato messo in discussione dai propri tifosi in modo non dissimile dal portiere dell'Inter (si ricordino i gravi errori nella finale di Coppa Italia persa contro la Juve e più indietro nel tempo le polemiche nel periodo del rinnovo). Anche per lui questa nuova stagione sembra aver portato nuova positività e buone prestazioni. D'AMBROSIO VS CALABRIA Confronto tutto italiano per quanto riguarda il ruolo di terzino destro. Il nerazzurro non è una delle stelle della squadra, ma grazie alla propria affidabilità e continuità di prestazione è riuscito a guadagnarsi la fiducia di mister Spalletti, che con ogni probabilità continuerà ad affidarsi a lui anche nel derby alla luce dei problemi fisici che hanno attanagliato l'inizio di stagione di Vrsaljko. Calabria invece, lanciato da Gattuso dopo l'infortunio di Conti, è stato una delle sorprese della scorsa stagione del Milan. Molto bravo ad associarsi con Suso, riesce a creare pericoli alle difese avversarie sfruttando gli inserimenti sulla fascia che l'attaccante spagnolo lascia libero per la propria tendenza a spostarsi in una zona più interna del campo. SKRINIAR VS ROMAGNOLI Entrambi giovani e alle prime stagioni ad altissimi livelli, avranno il compito di guidare le rispettive difese in una partita dalla posta in palio sempre altissima. La scorsa stagione lo slovacco ex-Sampdoria è stato indiscutibilmente uno dei migliori in assoluto nel suo ruolo per quanto riguarda la Serie A, attirando su di sè i desideri di alcuni tra i maggiori top club europei. Stagione più in chiaroscuro invece per l'italiano, che ha pagato il periodo di crisi generale della squadra durante la gestione Montella, rimanendo oscurato spesso e volentieri dall'allora compagno di reparto, il ben più mediatico Bonucci. A partire da quest'anno la musica è cambiata, con Gattuso che per la difesa ha deciso di puntare tutto su di lui affidandogli anche la fascia di capitano. DE VRIJ VS MUSACCHIO Arrivato a parametro zero al termine della scorsa stagione, De Vrij ha fin da subito scalzato Miranda nelle gerarchie nerazzurre andando a formare con Skriniar una coppia difensiva di assoluto livello. Diversa storia invece per Musacchio, arrivato la scorsa estate per giocare da titolare ma poi messo da parte dopo l'acquisto probabilmente non programmato di Bonucci, tornato quest'estate in maglia bianconera. Arrivato Caldara al suo posto, molti si aspettavano di vedere una situazione speculare rispetto allo scorso anno; complici però il bisogno di un primo periodo di adattamento e il successivo principio di pubalgia dell'ex-Atalanta, il difensore argentino ha avuto la possibilità di giocare al fianco di Romagnoli garantendo sempre una certa affidabilità e buone prestazioni. Ora che Caldara sembra pronto a tornare, il derby sarà per lui l'occasione per mettersi in mostra e convincere Gattuso a lasciargli il posto da titolare. ASAMOAH VS RODRIGUEZ Forte dell'esperienza pluriennale in un contesto competitivo come quello bianconero, Asamoah è riuscito ad affermarsi da subito come il terzino di alto livello che mancava all'Inter da troppo tempo: le sue cavalcate sulla fascia e le prestazioni capaci di coniugare quantità e qualità lo hanno reso uno dei giocatori più importanti per l'undici nerazzurro in questa prima parte di stagione. Lo svizzero viene invece da una stagione un po' sottotono, dove, arrivato in estate per fare la differenza, è riuscito a far uscire la propria qualità con continuità solo nel finale di stagione. L'inizio della nuova ha confermato il trend positivo e lo ha visto assumere un ruolo di maggiore preponderanza nella buona riuscita della costruzione dal basso su cui Gattuso sta insistendo molto quest'anno. BROZOVIC VS BIGLIA Reinventato mediano nel momento decisivo della scorsa stagione, Brozovic è diventato il centro nevralgico del gioco nerazzurro: il croato corre più di tutti e la maggior parte dei palloni passano da lui (per esempio, è primo per distacco in Serie A per passaggi effettuati nella metà campo avversaria). Quando manca lui in campo l'Inter fatica, e l'insolenza dei primi anni in nerazzurro sembra ormai acqua passata. La parabola di Biglia invece assomiglia molto a quella di alcuni suoi compagni di cui abbiamo appena parlato, con il buon inizio di questa stagione che sembra lasciare definitivamente alle spalle le prestazioni opache dello scorso anno. GAGLIARDINI VS KESSIE Lasciato per il momento fuori dalla lista Uefa per cause di forza maggiore, Gagliardini dovrà sfruttare occasioni come questa per affermare e rilanciare la propria importanza all'interno del sistema nerazzurro. D'altronde era lui a far coppia con Brozovic nel momento chiave della scorsa stagione, quando la squadra aveva ripreso a fare punti con una media importante per rientrare nella corsa Champions. E le sue caratteristiche, per certi versi lontane da quelle del croato, sembravano poter dare alla mediana dell'Inter il giusto mix di qualità nella costruzione e in fase di non possesso necessaria per il mantenimento di un buon equilibrio. Il centrocampista italiano dovrà insomma tornare a essere quello visto in quel periodo per lasciarsi alle spalle una serie di prestazioni sottotono e non all'altezza del grande investimento fatto per lui. Kessie al contrario rappresenta una delle maggiori certezze nella formazione rossonera: tra i pochi a essersi mostrati raramente sottotono la scorsa stagione, sta continuando a sfruttare il proprio strapotere fisico e atletico per dare un contributo fondamentale al gioco del suo Milan. NAINGGOLAN VS BONAVENTURA Nainggolan è stato accolto dai tifosi nerazzurri come il colpo di mercato più importante della ricca estate messa in scena da Ausilio e soci, e le prestazioni di questo inizio stagione, al netto di una condizione che a detta dello stesso Spalletti non è ancora al meglio, stanno dando loro ragione. L'apporto del belga all'interno del gioco nerazzurro va oltre i semplici dati quantificabili: era da tempo che a centrocampo non si vedeva uno con la sua grinta e con la sua capacità di essere determinante, con lui in campo l'Inter fa un salto di mentalità. Dall'altra parte troviamo un altro elemento di punta dei cugini rossoneri: anche nei momenti più critici degli scorsi anni Bonaventura è sembrato l'unico capace di accendere la luce e farsi leader della squadra a suon di gol e prestazioni importanti. POLITANO VS SUSO L'inizio di stagione dell'ex-Sassuolo ha sorpreso molti: non era facile aspettarsi un inserimento così efficace al suo primo anno in una big, inserimento che gli sta valendo per il momento il posto da titolare sul lato destro del tridente a supporto di Icardi. Coraggioso a prendersi importanti responsabilità creative, la sua abilità in conduzione palla al piede ad accentrarsi garantisce al modulo di Spalletti un'importante variante tattica rispetto alla verticalità e alla ricerca spasmodica del cross di Candreva. Dal canto suo Suso rappresenta il giocatore di maggior classe e talento della rosa rossonera: le sue finte e il suo sinistro hanno quasi sempre messo in difficoltà la linea difensiva nerazzurra, come accaduto nell'ultimo derby di Coppa Italia quando la sua finta a rientrare con successivo cross hanno messo Cutrone in condizione di segnare il gol valso poi l'eliminazione dei nerazzurri. PERISIC VS CHALANOGLU Affermatosi nelle scorse stagione come uno degli elementi più importanti della squadra, Perisic non ha iniziato al meglio questa stagione, con una serie di prestazioni dall'andamento altalenante che non hanno soddisfatto a pieno i tifosi interisti. Il derby potrebbe essere l'occasione giusta per tornare ad essere incisivo. Il turco invece rappresenta un prototipo di esterno un po' atipico, viste le sue caratteristiche più da trequartista che non da ala tradizionale. Nel finale della scorsa stagione ha dato un apporto fondamentale per la conquista della qualificazione in Europa League, mentre in questo inizio di stagione sembra dover ancora ingranare. ICARDI VS HIGUAIN Quello tra Icardi e Higuain è il duello sicuramente più rappresentativo: i due numeri nove argentini incarnano un modo di interpretare il ruolo molto distante, con il primo che vive della sua presenza letale all'interno dell'area ed il secondo più propenso a partecipare alla costruzione dell'azione e a ricoprire una porzione di campo più estesa, riuscendo al contempo a sacrificare ben poco del suo apporto realizzativo. Due attaccanti dunque dalla filosofia molto diversa, che a modo loro cercheranno di essere decisivi per portare a casa il derby. SPALLETTI VS GATTUSO Chiudiamo con i due allenatori: entrambi sono stati chiamati a risollevare le sorti delle rispettive squadre dai pessimi risultati delle gestioni precedenti ed entrambi hanno assolto, seppur per il momento in misure diverse, al loro compito. Il tecnico toscano è stato capace di riportare l'Inter in Champions League dopo un digiuno durato sette lunghi anni, mentre l'ex campione del mondo ha risollevato le sorti di una stagione cominciata nel peggiore dei modi sotto la guida di Vincenzo Montella collezionando una media punti da Europa che conta. A livello di esperienza Spalletti ha sicuramente qualcosa in più, ma occhio a sottovalutare il nuovo che avanza. LEGGI ANCHE - DOVE VEDERE INTER-MILAN: DIRETTA STREAMING, TV E HIGHLIGHTS Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com VIDEO - Derby, Maxwell: "San Siro è il calcio, l'Inter è nel mio cuore"

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Luca Tagliabue - Autore

D’AMBROSIO VS CALABRIA

Luca Tagliabue
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