Rischia davvero grosso Antonio Conte dopo il brutto battibecco avuto ieri con l’arbitro Maresca sul finale di Udinese-Inter. Il tecnico leccese, dopo essere stato allontanato dal terreno di gioco, secondo quanto riportato dai principali media italiani questa mattina, pare abbia continuato lo scontro verbale anche negli spogliatoi. Insomma, dal referto che verrà trasmesso al giudice sportivo dipenderà la squalifica in cui incapperà l’allenatore, la quale potrebbe prevedere non solo un ampio numero di giornate in campionato, ma anche un periodo ben definito di giorni che lo costringerebbe a saltare l’impegno di Coppa Italia contro il Milan di martedì sera.
Questa la spiegazione dell’ex arbitro Luca Marelli sul suo canale Youtube: “Il motivo delle proteste di Conte riguardava il recupero, è un argomento fastidioso perché due minuti non fanno la differenza. Però effettivamente nel secondo tempo si è giocato pochissimo. Maresca ha richiamato Musso cinque volte, anch’io guardando la partita mi sono innervosito, al terzo richiamo serviva già un cartellino giallo, il portiere perdeva tempo ad ogni ripresa di gioco. La protesta di Conte non serve a niente e porta prima al giallo, poi al rosso ed eventualmente ad una squalifica. Non c’è verso che un arbitro possa cambiare idea, soprattutto sul recupero. Cos’è successo negli spogliatoi lo so ma non posso dirlo, bisogna aspettare il giudice sportivo. Squalifica di Conte? Dipende. Se dovesse essere squalificato per 2/3 giornate sconterà solo in campionato e in Coppa Italia ci sarà. Se invece dovesse essere sospeso a tempo, in quel caso non sarà presente né in campionato né in Coppa Italia. La decisione del giudice sportivo arriverà tra lunedì e martedì e vedremo cosa succederà”.
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