Stankovic: “Inter, prendi Dzeko. Icardi venga ceduto all’estero, a Nainggolan do un consiglio”
Lo storico protagonista del Triplete esamina i nerazzurri oggiSeconda parte dell’intervista rilasciata questa mattina da Dejan Stankovic sulle pagine de La Gazzetta Sportiva. Questa volta l’ex centrocampista serbo si concentra sulla individualità attualmente in rosa e sugli obiettivi già individuati dalla dirigenza per rinforzare la squadra. E attenzione a quel consiglio sul finale rivolto a Radja Nainggolan, nonostante il belga sia in procinto di separarsi con il club interista. Ecco le parole dell’ex Inter:
La cultura che Conte aveva pure da giocatore?
“Sa cosa mi ricordo più di Antonio?”.
Prego.
“Le botte che ci siamo scambiati. Era un bell’osso, eh, non te ne faceva passare una. Ecco, in panchina fa lo stesso”.
A proposito di mentalità vincente: Godin.
“L’avrei voluto qualche anno prima. Ma va bene così: affidabile, sa come ci si approccia alle grandi partite. Se Conte vuole giocare con la difesa a tre, tra l’uruguaiano, Skriniar e De Vrij i problemi saranno per gli attaccanti avversari”.
Attaccanti vuol dire Dzeko e Lukaku, anche.
“Conosco Edin, da tanti anni. È un grande centravanti, un punto di riferimento. Ha avuto i suoi periodi di crisi, ma prenderlo sarebbe un vantaggio”.
E Lukaku?
“Non si discute, non è certo l’anno negativo allo United a farmi cambiare opinione. L’Inter farà tante partite, ha bisogno di due centravanti che riempiono tanto l’area. Non so se possano giocare bene insieme, perché a entrambi serve spazio, non possono toglierselo a vicenda. Ma è bene che ci sia abbondanza, all’Inter servono uomini gol. Penso ad Esposito: è il miglior amico di mio figlio, sono stato felicissimo per lui quando ha esordito in Europa. Ma l’Inter non può ritrovarsi in quelle condizioni”.
Quelli erano i giorni del caos Icardi. Caos ancora attuale…
“Come giocatore non si discute. La pensa così anche chi non lo dice. Poi sul resto non entro, non mi interessa. Dico però che per l’Inter sarebbe meglio cederlo all’estero, per evitare di rinforzare una potenziale rivale in Italia”.
A Nainggolan cosa si sente di consigliare?
“Gli dico che nel 2009 per due mesi l’estate venivo parcheggiato un giorno sì e l’altro pure sul treno di qualche mio ex allenatore. Dovevo andar via, sono rimasto e ho vinto tutto. Chissà…”.
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