Stankovic: “Mercato? Matic farebbe comodo. La mia Inter non aveva così tanti tifosi. E su Conte, Ranocchia mi ha detto che…”
L'ex centrocampista serbo nella prima parte dell'intervista su La Gazzetta SportivaIntervista d’eccezione questa mattina sulla pagine de La Gazzetta Sportiva, dove Dejan Stankovic appare quasi nelle vesti di direttore sportivo dell’Inter e commenta il mercato dei nerazzurri. Massimo rispetto da parte dell’ex centrocampista serbo per la figura scelta dal club per la panchina, Antonio Conte, che lo stesso definisce come un grande professionista che lascerà il segno anche nell’Inter. Ecco le parole del serbo nella prima parte dell’intervista: “Qualche chiacchiera la faccio, ora vi dico che il mercato è lungo, magari possono esserci altre novità…”.
Ok, andiamo dritti al punto. In quale reparto?
“Se dovessi pensare a un settore, direi a centrocampo. Ho letto il nome di Matic, potrebbe far comodo, ma non so. Però lì qualcosa accadrà, oltre a Sensi e alla trattativa Barella”.
Quali sensazioni le dà l’Inter che sta nascendo?
“C’è l’idea che si stia costruendo qualcosa di vincente. Il processo è iniziato già con Spalletti, ha impostato un buon lavoro, anche se la squadra l’anno scorso ha avuto troppi alti e bassi che andavano oltre i fisiologici cali”.
Merito di Conte, le sue sensazioni?
“Prendendo lui, l’Inter ha dato un messaggio al mondo intero molto chiaro: qui vogliamo fare le cose sul serio. Poi c’è il gap con la Juve che resta ampio, troppo ampio. Importante sarà accorciare, fondamentale che lo facciano anche le altre squadre, per alzare il livello di competitività del campionato”.
Lei ha giocato in un’Inter vincente. Come si costruisce la vittoria?
“Anno dopo anno, non è mica detto che questo sia subito quello giusto per partire a bomba. Magari servirà aggiungere qualche pezzo alla volta”.
Ci sarebbe un altro dente da togliersi: Conte e il passato bianconero.
“Il vero interista non ragiona così. Sono discorsi che lascerei a chi vuol far casino. E la gente la pensa come me: gli abbonamenti sold out lo dimostrano, neppure la mia Inter del Triplete giocava sempre davanti a così tanti spettatori. Per Conte parlano i risultati, ha fatto bene ovunque. È un professionista, lascerà il segno anche all’Inter, non ho dubbi, so come lavora”.
Chi gliel’ha raccontato?
“Ne ho parlato con Ranocchia, l’ha avuto anche in Nazionale. Con Conte si lavora tanto, ma è così che funziona se vuoi vincere. È la cultura che ho sposato io, con Mancini, con Mourinho, quella di Mihajlovic”.
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