Stankovic: “Questa Inter è in grado di affrontare il Barcellona, mi ricorda il 2010. Juve? Ecco cosa penso del possibile triplete”
Nell'ultima partita giocata dall'Inter al Camp Nou, Stankovic è stato spettatore dalla tribunaLa potenza di Dejan Stankovic è una di quelle cose che un tifoso dell’Inter non scorderà mai. I gol spettacolari, i duelli vinti e le prestazioni sontuose offerte. In una giornata completamente amarcord che ci porterà a questa sera con il ritorno dell’Inter al Camp Nou, l’ex centrocampista è stato chiamato in causa da Sky Sport per allietare l’attesa.
Il primo spunto di discussione è dato dall’esperienza di Stankovic contro il Barcellona, in particolare il doppio confronto in semifinale: “Era difficile vedere i miei compagni lottare come dei leoni nella partita di ritorno, dato che io ero squalificato. Di solito contro quel Barça finiva 3-0, invece noi siamo riusciti a batterli. Queste partite si preparano in maniera diversa. In quel momento loro avevano una squadra da paura. Nel girone abbiamo fatto una brutta partita. Correvi e non prendevi mai la palla, un inferno. Nella semifinale abbiamo preparato tutti i dettagli bene.
Gli attimi prima del fischio finale al Camp Nou sono stati ingestibili per il centrocampista: “Ho abbandonato la tribuna un quarto d’ora dalla fine e sono andato nello spogliatoio. Ho sentito il boato del gol annullato e mi è venuto un attacco cardiaco. Stavi male, davvero male. Quando è finita è stata una gioia immensa.”
Dopo i ricordi sbiaditi dal tempo, L’intervista si sposta sull’attuale Inter: “Venerdì scorso ho visto l’allenamento dell’Inter. Ho visto 22 giocatori concentrati. Hanno preparato partite come i vecchi tempi. Convinti di quello che stavano facendo. Hanno creduto e voluto quella vittoria. C’è qualcosa che mi ricorda qualcosa del 2010″.
Sul paragone tra bomber: “Icardi era Icardi e Diego Diego. Non possiamo mischiarli. Sono due qualità diverse. Noi eravamo over 30, era la ultima possibilità di vincere una Champions. Eravamo un gruppo, era la nostra forza. Eravamo compatti e pian piano si sta costruendo un blocco importante anche adesso. Senza quello non si va da nessuna parte.”
Le scelte per la partita di stasera: “Questa Inter è in grado di affrontare il Barcellona. Fisicamente stanno bene. La vittoria è la medicina più grande. Diventi più sicuro di te stesso. Per questa Inter non è impossibile andare al Camp Nou. Devi avere una panchina lunga ed è importante, come è successo nel derby. Io ho fiducia perché tutti sono pronti. Ho visto due centrali di difesa da paura, partita da 10.”
Un passaggio sul gesto di Mourinho ai tifosi della Juve era inevitabile: “Si, ho capito subito il riferimento. Lo conosciamo, è una reazione normale. Sta lottando come un leone. Lo vedo in difficoltà, ma non mollerà un centimetro. Quel gesto è come una battuta. Ho imparato da lui tantissimo. Lo conosco e non so cosa è cambiato dal nostro mister, ma lo vedo ancora con la voglia di dimostrare che è bravo. Questo è Josè”.
La splendida intervista si conclude con un parere sulla Juve e sulla possibilità del triplete: “Mi auguro di no. Io nella vita sono sempre onesto e realista. La Juve sta giocando un altro campionato. Ci credono e migliorano ogni anno. La panchina è lunghissima, hanno 2 squadre. Vogliono vincere a tutti i costi e si vede. Purtroppo è una delle favorite. Molto completa e favorita”.
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