Stefano Boeri: “Inter, mi fido di Lautaro. Icardi? Mi spiace ma non credo possa tornare”
L'architetto ideatore del Bosco Verticale, tifoso nerazzurro, ha parlato a La Gazzetta dello SportIntervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l’architetto 62enne Stefano Boeri, ideatore del Bosco Verticale davanti al quale l’Inter, a fine anno, trasferirà la propria sede, ha parlato del derby in arrivo da tifoso nerazzurro. Ecco le sue parole.
CHI VINCE – “L’Inter è nettamente e ovviamente sfavorita, quindi la spunterà il Milan…”.
DERBY – “Il derby è una storia infinita, è come un palinsesto, come se fosse un momento di lungo film, ma senza un’inizio. Se penso a un derby in particolare mi immagino il 6-5 dell’Inter del 1949 e poi vado subito all’ultimo: ero in tribuna a San Siro nella partita di andata, ed è stato uno dei derby più belli per certi aspetti. Con il meritatissimo gol di Icardi nel finale”.
ICARDI vs LAUTARO – “Dal punto di vista tecnico l’assenza di Icardi sarebbe una mancanza, ma in questo caso ci vuole un po’ di realpolitik. Se il rapporto con gli altri giocatori è compromesso, è bene che la squadra si adatti a un gioco diverso, come quello che Lautaro in parte obbliga o in parte consente di fare, basato più sugli scambi veloci e meno sulla capacità di intervenire in area. Ma è vero che anche su questo tipo di gioco Lautaro è all’altezza e fa ben sperare. Lui mi piace: ha grande visione tattica”.
CASO ICARDI – “Questa vicenda forse covava da tempo e ha raggiunto un grado di complicazione irreversibile: forse andava presa in mano un anno fa, oggi è difficile che si trovi la pace. Mi auguro che Mauro possa tornare ma lo vedo difficile: l’Inter è stata spesso divisa in clan, ora è la squadra tutta un clan contro un individuo, che tra l’altro era il capitano. È vero che nel calcio abbiamo visto ritorni e soluzioni di situazioni conflittuali inaspettate, quindi non è escluso niente, ma questa vicenda mi pare incancrenita”.
CHE DERBY SARÀ – “Il Milan ha un grande allenatore: stimo molto Gattuso, un personaggio a tutto tondo, schietto e coraggioso che conta tantissimo nei risultati del club. In più hanno fatto un’ottima campagna acquisti invernale, molto simile a quella dell’Inter di un anno fa che cambiò il corso della stagione. L’Inter è in un momento delicatissimo, ha assenze importanti e l’impegno con l’Eintracht tre giorni prima: sotto sotto questa situazione mi fa ben sperare…”.
PIU’ TEMUTO DEL MILAN – “All’andata fu importante bloccare Suso. Ora c’è Piatek: mi ricorda un po’ Rossi e un po’ Savoldi, terribile in area e opportunista. L’Inter dovrà anestetizzare i cross dal fondo, il punto è che sulle fasce non siamo fortissimi. Questo spiega perché il Milan vincerà: dovremo recuperare dopo in classifica…”.
UOMO CHIAVE INTER – “Può essere Keita. Mi piace molto, ha grandissimi margini di miglioramento, è un ottimo acquisto. Sarebbe servito tanto in questo momento difficile”.
SAN SIRO – “No, sarò a New York ma so già dove vedrò la partita. Ho trovato un bar di interisti o andrò direttamente all’Inter Club”.
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