Erede, senza alcun dubbio, ma anche socio di fondamentale importanza nel meccanismo di controllo dell’Inter: si tratta di Steven Zhang, 28enne presidente della società nerazzurra e figura chiave per il futuro della Beneamata. Zhang junior, infatti, è azionista al 39% di quella che è la cassaforte di controllo dell’Inter, da Hong Kong al Lussemburgo: il Corriere della Sera entra nel vivo delle sue attività.
Innanzitutto, bisogna ribadire come i due Zhang, padre e figlio, siano soci al di sotto dei quali si sviluppa un labirinto a dir poco intricato. Le azioni di Suning continuano a crescere in borsa, nonostante la crisi legata alla pandemia; il motivo? Beh, tutto è possibile grazie al boom di vendite sul web (grazie anche al gigante Alibaba) ed alla fiducia riposta da parte degli investitori.
La posizione strategica occupata da Steven Zhang nell’organigramma della società finanziaria cinese è quella proprio della sua quota in possesso, quel 39% di cui sopra; essa è legata a Suning Holdings Group, società madre che controlla il 4% del colosso economico di Suning. Insomma, un meccanismo contorto nel quale Steven Zhang occupa una posizione di rilievo: l’Inter è nelle mani di un presidente affidabile.
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