Le partite di campionato nel mese di luglio – in Italia – si sono viste solo in periodo di Covid, e questo può essere derubricato a effetto collaterale di un fenomeno che, nell’ultimo anno e mezzo, ha rivoluzionato le vite e persino le prassi più consolidate, persino le partite di pallone in un Paese come il nostro. Non c’è altro motivo se oggi, 1 luglio 2021, in questa rubrica, possiamo parlare di una partita di campionato che si giocava esattamente 365 giorni fa, ora più ora meno: si tratta di Inter–Brescia 6-0, la maggior goleada dell’Inter di Antonio Conte nel campionato 2019-2020 contro delle Rondinelle fortemente candidate alla retrocessione.
Non era ancora l’anno dello Scudetto, non era ancora la stagione del rovesciamento dello status quo in seno al campionato di Serie A: erano gli esercizi preparatori al diciannovesimo trionfo, l’inseguimento alla qualificazione in Champions per tentare poi l’assalto – fallito – al trionfo in Europa League. Quella sera, comunque sia, i nerazzurri sono devastanti, e non serve nemmeno l’accoppiata Lukaku–Lautaro, tenuta parzialmente a riposo da Conte e che quindi decide bene di delegare i compagni nella parata di gol del Meazza.
A scandire le sei reti sono appunto sei marcatori diversi. Nel primo tempo segnano Young, Sanchez e D’Ambrosio, nella seconda frazione ci pensano Gagliardini, Eriksen e Candreva. Lautaro Martinez resta in campo per 68 minuti, prima di lasciare il posto al suo usuale compagno nel tandem offensivo, Lukaku. Nessuno dei due segna, entrambi tengono le cartucce a riposo ma – per una volta – va bene così.
La conferma dopo gli esami strumentali
Il retroscena dagli spogliatoi prima di tornare in campo per il secondo tempo
Le possibili scelte dei due allenatori
Si sta per accendere la trattativa
Tutte le informazioni utili per seguire il match
Le pagelle dei quotidiani