“Stagione 1994/95: il Milan di Fabio Capello arriva da tre scudetti consecutivi ed è campione d’Europa in carica, dopo la Champions League alzata ad Atene contro il Barcellona. Anche l’Inter, dal canto suo, nonostante le differenti condizioni economiche, può vantare un presente roseo in Europa, con la Coppa Uefa conquistata a San Siro contro il Salisburgo grazie alla rete di Wim Jonk. Il derby di campionato è il quarto della stagione, dopo l’1-1 dell’andata e le due sfide di Coppa Italia, terminate entrambe 2-1 per l’Inter, capace di ribaltare il momentaneo vantaggio rossonero sia all’andata che al ritorno; è anche il primo derby di Massimo Moratti, subentrato a Ernesto Pellegrini alla guida della squadra nerazzurra.
Il primo eroe di una partita che passerà alla storia è un insospettabile: Andrea Seno, che riesce in un colpo solo a ritagliarsi un posticino nella storia nerazzurra con la sua chioma biona che impatta la sfera in area di rigore e si insacca in rete, per il vantaggio degli uomini di Ottavio Bianchi.
Non è più il Milan di Gullit e Van Basten ma è comunque una squadra che difende bene a zona e attacca organizzata, eppure la sfuriata rossonera non porta frutti, anzi è nuovamente l’Inter a trovare la via del gol: il pallonetto di Jonk, una delizia olandese dal retrogusto dolce, è diverso da quello che stese il Salisburgo ma ugualmente letale, che manda in bambola Sebastiano Rossi e l’intera difesa. Dopo anni di Milan di color Orange è l’altra parte del Naviglio a godere di una prodezza di un tulipano: due a Zero.
I rossoneri accorciano le distanze con Stroppa e provano l’assalto per il pareggio, ma a decidere definitivamente la stracittadina è un idolo della curva interista: Nicola Berti. Il sinistro di Ruben Sosa crea una parabola perfetta e Berti esplode un destro di straordinaria potenza che gonfia la rete e manda in visibilio la parte interista di San Siro. Soltanto guardando il replay si nota che, in realtà, la palla scagliata con tutta la forza dal centrocampista nazionale italiano, prima di insaccarsi, impatta prima la traversa e poi sbatte sulla schiena di Sebastiano Rossi, che di fatto è autore di un autogol.
Ma per tutti quelli che erano allo stadio il 15 Aprile 1995 quella rete è di Berti, un funambolico ragazzo proveniente di Salsomaggiore che si è tolto lo sfizio di far innamorare tutti i cuori nerazzurri
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