Il 16 novembre del 1955 nasceva l'”Hombre Vertical” Hector Cuper, tecnico che ha sfiorato importanti successi con la maglia della Benemata, salvo poi veder frantumati i suoi sogni e quelli dell’intero popolo nerazzurro sul più bello, proprio quando il titolo sembrava a portata di mano.
Arrivato a sedersi sulla panchina dell’Inter nell’estate del 2001, l’allenatore argentino si è reso protagonista di una prima stagione davvero molto positiva, rovinata solo nel finale. Quell’anno, infatti, la Beneamata arriva a giocarsi lo scudetto all’ultima giornata, ma allo Stadio Olimpico contro la Lazio si consuma una beffa storica: il 5 maggio 2002 – data che resta impressa nella memoria di tutti i tifosi – l’Inter perde 4-2 contro i biancocelesti e dice addio al titolo, concludendo la stagione addirittura al terzo posto (costretta a disputare i preliminare di Champions League). Sempre in quella stagione, i nerazzurri centrano la semifinale di Coppa Uefa, eliminati dagli olandesi del Feyenoord.
Nella stagione successiva, la 2002/2003, l’Inter allenata da Hector Cuper arriva seconda in campionato, dietro la Juventus di Fabio Capello. Quella stagione, però, è caratterizzata da un’altra cocente delusione: la Beneamata, infatti, riesce a centrare la semifinale di Champions League, dove affronta il Milan di Carlo Ancelotti in un derby europeo: la doppia sfida meneghina si conclude con due pareggi, ma l’Inter è costretta ad abbandonare la competizione a causa del gol in “trasferta” realizzato da Andriy Shevchenko nell’1-1 del match di ritorno. Si tratta di un’enorme delusione che fa coppia con quella del 5 maggio 2002.
Le ferite aperte nella storia tra Cuper e l’Inter diventano così troppe e nessuna di queste può cicatrizzarsi nel giro di una sola estate: l’Hombre Vertical, dunque, inizia anche la stagione 2003-2004 sulla panchina dell’Inter, ma dopo un avvio di campionato piuttosto stentato, arriva l’epilogo: il 13 ottobre del 2003, dopo un pareggio (2-2) sul campo del Brescia, Moratti decide di esonerare Cuper e di affidare la panchina ad Alberto Zaccheroni. Si chiude così l’avventura del tecnico argentino sulla panchina dell’Inter: una partentesi molto intensa, vissuta tra mille emozioni e che merita di essere ricordata non solo per le cocenti sconfitte, ma soprattutto per quanto di buon è stato fatto da Cuper nei suoi anni nerazzurri. Il tempo ha rimarginato le ferite e ciò che resta ora di quegli anni è il ricordo di un “Hombre vertical” riuscito ad andare ad un passo dai trofei più importanti, con un’eleganza ed uno stile che, malgrado le forti delusioni, consente a Cuper di conservare ancora oggi un posto nel cuore di tutti i tifosi interisti.
[fnc_embed]<iframe src=”https://gopod.me/embed.php?t=0&p=5q43r” width=”100%” height=”280px” frameborder=”0″ scrolling=”no”> </iframe>[/fnc_embed]
Commenta tutte le news con i tifosi su Telegram: ci sono già più di 2.000 interisti!
https://redazione.passioneinter.com/notizie-nerazzurre/inter-news-live/
L'esterno canadese nel mirino dei giallorossi
Tutte le informazioni utili per seguire il match
Il club nerazzurro avrà le antenne puntate sul giovane talento
La designazione della ventesima giornata di Serie A
Le possibili scelte dei due allenatori
Entra e clicca sul link per interagire con noi