Stagione di metamorfosi nerazzurra quella 1992/93: dopo aver finito il ciclo di Trapattoni nel 1991, il fallimento della gestione Orrico e l’addio dei tre tedeschi, che chiudono definitivamente un’epoca, l’Inter riparte da Bagnoli e si trasforma in una sorprendente outsider che, dopo essere partita male, farà tremare anche il favoritissimo e più attrezzato Milan di Capello.
Il 17 Gennaio 1993 a San Siro è di scena il Parma di Nevio Scala, una compagine che subito si è fatta notare a ridosso dalle grandi nonostante sia approdata da poco anni in massima serie. Sono proprio gli ospiti ad andare a segno per primi con Melli nella prima frazione di gioco, ma nella ripresa, attaccando sotto la nord, l’Inter ha tutto un altro piglio: pareggia prima Ruben Sosa, il favoloso folletto uruguagio che chiuderà l’anno con ben 20 reti all’attivo, ma la rimonta definitiva è a opera del solito Nicola Berti, autore di una rete bellissima, un pallonetto di testa su cui non può nulla Ballotta e che si adagia con dolcezza nella rete parmense. Bagnoli applaude la prestazione dei suoi, l’Inter sta tornando nelle zone alte della classifica.
IL TABELLINO
Inter: Zenga (46’ Abate), Bergomi, De Agostini, Berti, Ferri, Battistini, Orlando, Manicone, Fontolan, Shalimov, Ruben Sosa. A disposizione: A. Paganin, Taccola, Tramezzani, Pancev. Allenatore: Bagnoli
Parma: Ballotta, Benarrivo, Di Chiara, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Zoratto (82’ Ferrante), Pizzi (58’ Asprilla), Pin, Brolin. A disposizione: Ferrari, Matrecano, Osio. Allenatore: Scala
Reti: 21’ Melli, 60’ Ruben Sosa, 72’ Berti
Arbitro: Cinciripini di Ascoli Piceno
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