Dopo lo storico triplete conquistato nel maggio del 2020, Josè Mourinho lascia l’Inter e viene sostituito da Rafael Benitez. Con il tecnico spagnolo la Beneamata vince la Supercoppa Italiana battendo 3-1 la Roma e perde quella Europa contro l’Atletico Madrid (0-2). Nel dicembre del 2010 Eto’o e compagni provano a salire sul tetto del mondo – impresa riuscita negli anni Sessanta alla Grande Inter di Angelo Moratti – prendendo parte al Mondiale per club.
Il nuovo format che va a sostituire la vecchia Coppa Intercontinentale prevede che i campioni della Champions League (Inter) e della Copa Libertadores (Internacional) debbano giocare anche le semifinali contro i campioni asiatici (Seongnam Ihwa) e i campioni africani (Mazembe). L’Inter non ha problemi ad accedere alla finale e batte 3-0 la squadra sudcoreana, grazie alle reti messe a segno da Stankovic, Zanetti e Milito. Nell’altra semifinale, invece, si consuma una clamorosa sorpresa: il Mazembe, infatti, batte 2-0 l’Internacional e si qualifica all’attesissima finale (prima volta nella storia per una squadra africana).
Nell’ultimo atto della competizione, però, non c’è storia: l’Inter di Rafael Benitez vince 3-0 grazie alle reti siglate da Eto’o, Pandev e Biabiany, laureandosi per la terza volta nella sua storia campione del mondo per club. Al termine della partita il tecnico spagnolo si lascia andare ad un duro sfogo, lamentandosi per le promesse fatte da Moratti in sede di mercato e mai realizzate. Le parole di Benitez rappresentano la goccia che fa traboccare il vaso: nel giro di pochi giorni, infatti, l’Inter e l’ex allenatore del Liverpool trovano un accordo per la risoluzione consensuale del contratto e Moratti affida la panchina a Leonardo.
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