Soltanto un mese fa, i tifosi di Inter e Milan sono tornati a respirare, dopo anni davvero duri dal punto di vista sportivo, l’aria di un derby che conta veramente, ai fini della classifica e delle posizioni importanti. Seppur in uno San Siro desolatamente vuoto. Anni di ricostruzione da ambo le rive del Naviglio, avevano fatto quasi dimenticare cosa volesse dire davvero giocare una Stracittadina in quel di Milano, che fosse anche decisiva nell’assegnazione di qualche titolo. In attesa di scoprire se, il derby di ritorno di quest’anno, sia stato effettivamente decisivo per la corsa Scudetto, con la rubrica dedicata alle ricorrenze storiche torniamo con la mente ad una partita che sicuramente è entrata nella storia di questa sfida.
E’ il 18 marzo 1990. L’Inter, campione d’Italia in carica, fa “visita” al Milan, in un “Meazza” tinto di cartoncini arancioni, a voler omaggiare il trio olandese che con Arrigo Sacchi tanto fa esaltare le folle (Gullit-Rijkaard-Van Basten). I rossoneri arrivano alla partita da primi in classifica, ma dopo aver perso, la settimana prima, contro la Juventus. Pronti-via, Bianchi salva un gol fatto sulla linea di porta. Ma già al terzo minuto il portiere del Milan Andrea Pazzagli, fa la frittata uscendo a vuoto al limite dell’area: Aldo Serena ringrazia, si inserisce e lo beffa con un pregevole pallonetto di testa. Al 23′ arriva anche un calcio di rigore per fallo dello stesso estremo difensore rossonero su Serena: dal dischetto Lothar Matthaus non perdona. Alessandro Costacurta, a sette minuti dal 90′, trova il suo primo gol in maglia rossonera. Ma è la giornata di Serena, che in pieno recupero viene trovato in profondità e davanti al portiere non sbaglia, chiudendo il match e portando la Beneamata a -4 dal Diavolo.
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