Se si parla di derby di Milano, Nicola Berti è sicuramente un simbolo più che adatto a raffigurare lo spirito con cui la sponda-Inter affronta, vive e soffre questa sfida. Gol, sfottò agli avversari, esultanze sotto la curva dei tifosi rivali: Cavallo Pazzo incarna decisamente lo spirito nerazzurro, ed è anche per questo che i tifosi lo hanno sempre amato alla follia, dedicandogli il famoso coro “Nicola Berti facci un gol”, poi divenuto negli anni dopo il suo ritiro “Forza Inter facci un gol” (con alcune varianti, come quella dedicata al Principe Diego Milito).
Esattamente 30 anni fa, il 18 novembre 1990, andò in scena una di queste serate, speciali per il Biscione allenato da Giovanni Trapattoni. A San Siro va in scena il derby numero 210, il Milan di Arrigo Sacchi è fresco vincitore della sua seconda Coppa dei Campioni consecutiva e si appresta a giocare (e vincere) la coppa Intercontinentale. A cinque minuti dalla fine, la partita ancora non si sblocca. Quando le due squadre sono pronte a raccogliere un punto a testa però, Klinsmann sbuca alle spalle di Baresi e mette in mezzo all’area un pallone al volo dal quale nasce l’incornata vincente di Berti, che regala la vittoria ai nerazzurri. Berti va poi ad esultare sotto la Curva Sud rossonera e proprio a partire da questo episodio non venne visto di buon occhio dai tifosi rivali.
Al termine del match Berti, visibilmente divertito per gli sguardi che si stava scambiando con due tifose durante l’intervista, dichiara alla Rai: “E’ stata una grandissima soddisfazione: un derby giocato in uno stadio tutto rossonero, deciderlo a cinque minuti dalla fine è stata una cosa incredibile”. La vittoria vale il sorpasso sui cugini al terzo posto in classifica. A fine anno però, lo scudetto andrà alla Sampdoria.
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