Due anni, nessun trofeo ma un immenso amore ricevuto da parte dei tifosi. Nonostante il poco tempo passato all’ombra del Duomo Paul Ince è riuscito a entrare nell’immaginario collettivo del tifoso interista, perché ha rappresentato un nuovo modo di intendere il ruolo di centrocampista: temperamento, grinta, sprazzi di classe, che hanno cancellato i primi mesi di adattamento in cui non aveva ancora imparato il ritmo di gioco del campionato italiano.
Il 25 maggio 1997, contro il Napoli di Montefusco, succeduto al futuro nerazzurro Simoni, Ince realizzò il suo ultimo goal con la maglia dell’Inter, salutando così il suo pubblico.
Una partita difficile più per l’impatto emotivo che per le caratteristiche tecniche delle due squadre, perché nella testa dei nerazzurri era ancora vivida la finale di Coppa Uefa persa con lo Schalke 04; Ince realizza il gol dell’1-1, dopo l’iniziale vantaggio partenopeo, mentre le successive reti di Zamorano e Djorkaeff permettono all’Inter, passata in settimana da mister Roy Hodgson al “giaguaro” Castellini, di portare a casa i tre punti.