Un amore durato troppo poco ma vissuto in maniera intensa. Così si potrebbe riassumere l’esperienza nerazzurra del terzino brasiliano Roberto Carlos, ceduto nell’estate del 1996 al Real Madrid con troppa leggerezza e divenuto, in seguito, una colonna dei blancos campioni d’Europa 1998, 2000 e 2002, oltre che della nazionale carioca seconda ai mondiali di Francia 98 e trionfatrice, quattro estati dopo, nella spedizione nippocoreana.
Il 26 Agosto 1995, data del suo esordio con l’Inter, Roberto Carlos decide la sfida con il Vicenza: la rete della vittoria arriva con un calcio di punizione di esterno sinistro, la specialità di casa Carlos, un siluro terra aria che manda in visibilio i tifosi giunti a San Siro per l’inizio stagione della squadra di Massimo Moratti, dopo il primo vero mercato vissuto da presidente.
A fine stagione saranno ben 7 le reti messe a segno dal terzino sinistro, cinque in campionato, una in Coppa Italia e una in Coppa Uefa, un bottino di tutto riguardo per un difensore che comunque non costituirà un dettaglio sufficiente per la riconferma.
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