Quando il gioco si fa duro, e il momento complicato, escono fuori i grandi campioni. O i grandi capitani. Come lo è stato Javier Zanetti. Non bastano le 858 gare con la maglia dell’Inter o i 16 trofei sollevati per raccontare a pieno la grandezza dell’ex nerazzurro. Ma forse c’è quell‘Inter-Roma del 27 febbraio 2008 che può farlo. Quando con un suo gol a due minuti dal termine riuscì a riequilibrare una partita che si era messa malissimo e riacciuffare un pareggio preziosissimo in chiave classifica, mettendo una seria ipoteca sullo Scudetto.
La Roma arrivò a Milano dominando la partita e al termine dei 90′ potrà solo rimpiangere l’ennesima occasione persa: al 38′ del primo tempo passa in vantaggio con Francesco Totti che raccoglie il passaggio di Tonetto, entra di prepotenza in area anticipando Chivu di sinistro e batte Julio Cesar sul primo palo. Da lì in poi per i giallorossi la gara si mette in discesa ma non riesce comunque, nonostante le tante occasioni create, a dare il colpo del ko. Al 21′ del secondo tempo l’Inter rimane addirittura in 10 per l’infortunio a Maxwell quando Mancini aveva già effettuato i tre cambi. Alla fine si fa espellere anche Mexes per somma di ammonizioni e al 43′ tempo la beffa. Calcio d’angolo da sinistra, palla in mezzo, sulla respinta della difesa, Zanetti dalla lunetta, in mezzo a tre infila alla destra di Doni. Un gol che permette ai nerazzurri di rimanere a +9 in classifica mettendo una seria ipoteca sullo Scudetto numero 16 che si concretizzerà a fine anno.
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