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Viene veramente voglia di fargli gli auguri: ma di quelli veri, non di quelli fatti per posa. Oggi, infatti, Mauro Bellugi, avrebbe compiuto 73 anni, l’ex difensore dell’Inter che nel novembre 2020 – dopo aver contratto il Covid si era visto asportare nel giro di una settimana entrambe le gambe, a seguito di una complicanza dovuta ad una forma di anemia mediterranea di cui soffriva da sempre. Il medico, glielo aveva detto: “Decidi tu”. Amputazione o morte. Bellugi aveva scelto di vivere. Senza gambe, ma vivere. Una lotta costante tra la vita e la morte, che ha decretato la scomparsa dell’ex calciatore pochi mesi più tardi, il 20 febbraio 2021.

Mauro Bellugi non è che fosse uno qualunque. Difensore dell’Inter dal 1969 al 1974 con 140 presenze distribuite nell’arco del quinquennio, campione d’Italia nell’annata 1970-1971 (unico trofeo vinto da Bellugi in carriera) e successivamente un altro quinquennio a Bologna, poi un anno a Napoli e uno a Pistoia: il Mauro Bellugi calciatore è stato questo, ma Mauro Bellugi non è stato solo questo. Bellugi è stato un uomo che all’improvviso – all’età di 71 anni – si è ritrovato a vivere forse uno dei momenti più veri della sua vita, lui da solo contro il suo destino. Anche se con lui ci sono sempre state la moglie e la figlia (“Senza Lory e Giada non avrei firmato per l’operazione”), e tutti gli amici che gli volevano bene.